Carlo Sironi (Roma, 1983) è stato selezionato con il suo progetto Sole per la 34ma sessione di La Résidence, l’iniziativa della Cinéfondation del Festival di Cannes che ogni anno accoglie e sostiene 12 giovani registi di tutto il mondo al lavoro sulla loro opera prima o seconda.
Dalla sua creazione nel 2000, La Résidence ha ospitato più di 170 autori, offrendo loro – nel cuore di Parigi – un programma personalizzato che li accompagna nella fase di scrittura del film e una serie di incontri con professionisti dell’industria cinematografica.
Sole, attualmente in fase di sviluppo, sarà prodotto da Kino produzioni: il soggetto è di Carlo Sironi e Giulia Moriggi, anche autori della sceneggiatura insieme ad Antonio Manca. Il progetto è stata selezionato alla Script Station della 12. Berlinale Talents e sviluppato dal produttore Giovanni Pompili attraverso Eave Producers Workshop.
Il film ha già ricevuto il supporto allo sviluppo sceneggiature originali del MiBACT, il supporto allo sviluppo Italo-Francese CNC-MiBACT e il sostegno di IDM Südtirol – Film Fund & Commission dell’Alto Adige.
Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini
Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina
"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"
“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"