Nona edizione per Capalbio Cinema, festival di cortometraggi in programma dal 3 al 7 luglio nella cornice di Piazza Magenta della cittadina toscana. Quest’anno le sponsorizzazioni sono raddoppiate. I due direttori della rassegna, Sita Banerjee e Tommaso Mottola, hanno annunciato tra i nuovi partner Telecom Italia, Ups, Film Commission Torino Piemonte e Canal Jimmy. La film Commission piemontese offrirà i prodotti tipici della regione agli ospiti, una partecipazione già sperimentata durante l’ultimo festival berlinese.
Sono 36 i corti finalisti provenienti da 18 paesi diversi. Sei le presenze italiane nel concorso internazionale: L’ultimo rimasto in piedi di Ugo Capolupo, Anche il sole tramonta di Eric Alexander, Due e mezzo compreso il viaggio di Samad Zarmandili e Arrigo Benedetti, Figlio di penna di Francesco Amato, Terzo mondo di Daniele Pignatelli, Un paio di occhiali di Carlo Damasco.
La selezione dei corti italiani è stata voluta dall’Academy del corto, la giuria popolare che nel mese di aprile si è riunita e ha votato per la selezione finale. Numerosi gli italiani anche nelle sezioni non competitive. Primo fra tutti un omaggio a Roberto Rossellini che prevede la proiezione di Illibatezza, corto del 1942 con Ingrid Bergman che fu inserito all’interno del lungometraggio collettivo Rogopag. Poi un omaggio ai fratelli Bertolucci, Bernardo e Giuseppe. Dei due registi saranno proposti Bologna e Tino e Tano.
Tra gli eventi speciali la proiezione dei sei corti in digitale realizzati da Cinecittà: Sei come sei. Dulcis in fundo il corto vincitore del premio speciale della giuria della stampa estera, Vernissage! 1607 Caravaggio di Stella Leonetti, regista ma anche fondatrice del Festival di Capalbio.
La giuria: l’ex presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, la direttrice di Ciak, Piera Detassis, il presidente di Telepiù, Emmanuel Gout, il produttore dei Cento passi Fabrizio Mosca, il distributore e produttore Andrea Occhipinti, l’attore e regista Giorgio Tirabassi, il regista Paolo Genovese (Incantesimo napoletano) e Maurizio Cattelan, artista famoso per la scultura raffigurante il Papa colpito da un meteorite.
Capalbio Cinema continua a selezionare opere realizzate in pellicola, ma quest’anno si apre al digitale con uno spazio video. “Lì ospiteremo i corti realizzati dal Dams dell’Università Roma Tre”, racconta Tommaso Mottola. L’impegno con la Bim, società di distribuzione si rafforza: “lo scorso anno Non dire gatto di Giorgio Tirabassi trovò, grazie al premio vinto a Capalbio, la distribuzione in sala che gli ha poi permesso di guadagnare il David di Donatello – raccontano i direttori – Quest’anno confermiamo il nostro impegno: abbiamo raggiunto un accordo con i distributori per la proiezione nelle sale italiane di 7 cortometraggi da noi proposti. Entro breve diventeranno dieci”.
Quindi Capalbio Cinema poi si sposterà a Roma, a piazza Vittorio, per riproporre i corti e per promuovere l’azione di salvataggio del cinema Apollo, spazio di via Cairoli destinato al gioco del Bingo ma che i direttori vorrebbero riportare alla sua funzione originaria.
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