Dopo 80 anni dall’uscita del libro di Agatha Christie e dopo diverse versioni cinematografiche e televisive, Assassinio sull’Orient Express torna al cinema con la regia dell’attore irlandese Kenneth Branagh e un cast da Oscar.
Il famoso giallo pubblicato nel ’34 e scritto nell’hotel Pera Palace di Istanbul, divenuto, in seguito, un luogo di culto, continua ad appassionare i lettori, ma soprattutto i registi, i produttori e gli attori, con le sue ambientazioni novecentesche, eleganti e romantiche.
Dopo la versione di Sidney Lumet del ‘74 con Ingrid Bergman, Lauren Bacall e Sean Connery, la nuova versione del giallo di Agatha Christie è stata affidata a un amante dei classici e del thriller, Kenneth Branagh (Enrico IV, Amleto, Cenerentola), che veste i panni del mitico investigatore Hercule Poirot e ha preso parte anche alla produzione, insieme a Ridley Scott, Mark Gordon, Simon Kinberg, Judy Hofflund e Michael Schaefer.
La sceneggiatura è stata scritta da un collaboratore di vecchia data di Ridley Scott, Michael Green, la penna di, che, prima di mettersi al lavoro sulla sceneggiatura, si è confrontato con gli eredi della scrittrice, per lavorare al meglio sul testo, rispettando i topoi narrativi della Christie.
Sempre all’insegna della fedeltà verso l’opera originale, Kenneth Branagh ha lavorato per molti mesi al suo bizzarro ed eccentrico personaggio, studiandone la pronuncia belga, i modi di fare e portando con disinvoltura i suoi famosi baffi, i “più spettacolari di tutta l’Inghilterra”, realizzati in 9 mesi di lavoro.
Protagonista di 33 romanzi e di oltre 50 racconti della Christie, l’investigatore Poirot viaggia tranquillo sull’Orient Express da Istanbul a Calais negli anni d’oro dei viaggi su rotaia, in un panorama innevato e freddo, fino a quando una bufera di neve costringe il treno a fermarsi, in una lunga pausa che porta a galla un omicidio. In quel momento i riflettori vengono improvvisamente puntati su tutti i altri passeggeri del treno, sospettati di aver commesso il crimine.
Il gangster (Johnny Depp), il segretario (Josh Gad), il maggiordomo (Derek Jacobi), la vedova (Michelle Pfeiffer), la missionaria spagnola (Penélope Cruz), il professore (Willem Dafoe), la contessa (Lucy Boynton), il conte (Sergei Polunin), la principessa (Judi Dench), la cameriera (Olivia Colman), la governante (Daisy Ridley, l’attrice rivelazione di Star Wars: Il Risveglio della Forza), il medico (Leslie Odom Jr.), il direttore della compagnia (Tom Bateman), il capotreno (Marwan Kenzari) e la falsa pista (Manuel Garcia-Rulfo): chi di loro avrà commesso l’omicidio?
Per Poirot, in perfetto stile “whodunit” (Who has done it?), sono tutti imputabili. Tramite il suo infallibile intuito e il suo fervido spirito di osservazione, comincia a conoscere le diverse personalità che popolano il treno, studiandone i gesti impercettibili e inconsci che ai suoi occhi attenti diventano significativi, delle vere e proprie piste.
Il film, girato in 65 mm (invece che nel classico 35 mm) per esaltare i colori e le scenografia, è stato ambientato all’interno dei vagoni e intorno al treno, con azioni che si svolgono al livello delle rotaie, sul tetto e a terra.
Assassinio sull’Orient Express arriverà nei cinema italiani il 14 dicembre e in uscita limitata il 7 dicembre, con la 20th Century Fox.
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