“La memoria che è conservata nell’Archivio Luce e nei vari archivi acquisiti negli anni da Cinecittà è memoria di tutti gli italiani, tra le immagini ci sono anche quelle di mio nonno”, così la senatrice Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato alla Cultura, alla conferenza del centenario del Luce, dove la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia ha illustrato le tante iniziative per celebrare un secolo di storia, memoria e cultura italiana (ne parliamo negli articoli dedicati). Per Lucia Borgonzoni, l’Archivio non appartiene solo al passato, ma anche al presente e al futuro. “E’ fondamentale digitalizzare i materiali e riutilizzarli, hanno un fascino particolare che ci fa sentire a casa. Noi ogni volta che c’è l’opportunità di raccontare il nostro Paese la cogliamo immediatamente”. E anticipa un’iniziativa con il Luce a Francoforte per la Buchmesse.
Mentre il direttore dell’Archivio Enrico Bufalini ha raccontato un secolo di storia a partire dalla fondazione, avvenuta il 12 luglio 1924, con la tappa fondamentale della nascita del Cinegiornale, la presidente Chiara Sbarigia ha sottolineato l’apporto di artisti e cineasti contemporanei per raccontare al pubblico il patrimonio dal valore riconosciuto anche dall’Unesco.
Tra questi il perfomer Quayola che ha allestito presso il Teatro 18 a Cinecittà – lo studio di realtà virtuale dotato di un ledwall tra i più grandi d’Europa – una sua installazione evento: “Il mio lavoro si muove tra passato, presente e futuro. Mi piace esplorare le relazioni tra mondi e l’Archivio è un generatore di potenziali nuove storie in linea con la mia ricerca”.
Per Michela Andreozzi (che partecipa al film collettivo insieme ai colleghi Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni, Susanna Nicchiarelli, Rocco Papaleo e Sydney Sibilia) “è stato facile fare commedia con i materiali del Luce, perché l’umorismo, il sarcasmo e il cinismo sono molto presenti. Anche nei cinegiornali c’è spesso una leggerezza inattesa, del resto erano un po’ i social network dell’epoca”. Andreozzi ha esplorato in particolare il corpo delle donne, come pure Claudia Gerini, felice di essere stata chiamata come regista: “Entrare negli archivi è come aprire un baule della bisnonna che ha conservato tutto. Mi sono mossa con ironia sul filo del come eravamo indagando l’identità della sposa perfetta, ma nell’Archivio ci sono tanti temi, dalle vacanze al benessere, e l’universo femminile è molto presente”. E se Michela Andreozzi sottolinea come le autrici si siano confrontate con materiali prodotti da uomini, Susanna Nicchiarelli si sorprende del suo lavoro: “Forse solo il mio primo film, Cosmonauta, era una commedia anche se io sono convinta di fare sempre commedie. Mentre sul fatto di lavorare con i materiali di repertorio, devo dire che mi appartiene da sempre”.
Tra i presenti alla conferenza stampa, che si è svolta presso l’Istituto centrale per la Grafica, anche l’ad di Cinecittà Nicola Maccanico, la presidente dell’Accademia del cinema italiano Piera Detassis, la direttrice della Festa di Roma Paola Malanga, il presidente dell’Aamod Vincenzo Vita, il direttore generale della Siae e presidente della Fondazione CP Gaetano Blandini, Marco Follini, presidente Apa Service, Rosario Rinaldo, CEO Cross Productions, Tiziana Rocca, direttrice Filming Italy, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori Alice nella città, Matilde Bernabei, presidente Lux Vide e Verdiana Bixio, presidente Publispei, l’attrice Elisabetta Pellini, i registi Tony Saccucci, Gianfranco Pannone, Roland Sejko.
L’attore e il regista in un imperdibile dialogo con Mario Canale negli Studi di via Tuscolana, nel 1985
Il cortometraggio ricostruisce il volto della donna italiana nel Novecento. La premiazione della rassegna il 17 agosto, madrina della serata Stefania Orlando, direttore artistico Corrado Oddi
Con più di 77.000 filmati e oltre 5 milioni di fotografie dagli inizi del Novecento ad oggi, l'Archivio Luce offre tuttora documenti unici sul Ventennio, ma anche sul Dopoguerra e sul Boom economico, fino ai nostri giorni
Luce e Controluce è il titolo della nuova serie podcast di Archivio Luce realizzata da Chora Media in occasione del centenario della nascita del Luce. La voce narrante di Andrea Zalone ci accompagna in un viaggio nelle abitudini e manie degli italiani