“Non vedevamo l’ora di lavorare, senza sapere quando usciremo al cinema. E’ ovvio che le sale come i teatri li voglio aperti, ma capisco la situazione di emergenza, se qualcuno ha deciso. Io faccio l’attore e vorrei il cinema aperto ma in questo momento ci sono altre categorie in estrema difficoltà, persone che hanno bisogno delle attenzione del governo, anche la cultura e lo spettacolo sicuramente, dobbiamo lottare per tutti, non solo per le nostre singole cose. Ovviamente ci auguriamo di uscire presto da questa situazione drammatica per tutti”. Lo ha detto l’attore Alessandro Borghi rispondendo alle domande dei cronisti nel corso della presentazione della terza e ultima stagione di Suburra, dove interpreta il protagonista Aureliano. Il crime thriller italiano originale Netflix prodotto da Cattleya – parte di ITV Studios – e Bartlebyfilm sarà disponibile dal 30 ottobre in oltre 190 paesi nel mondo in streaming. “Io – aggiunge Borghi – ho delle cose in programma, dovrei tornare sul set ed è bruttissima la sensazione di andare a fare qualcosa senza sapere per chi la stai facendo. E’ come se stai costruendo un castello di sabbia e poi arriva l’alta marea”. Giacomo Ferrara che ha il ruolo di Spadino osserva: “Sono d’accordo con Alessandro, amareggiato per i numeri, ma il momento è quello che è e dobbiamo farne i conti tutti purtroppo. Speriamo se ne esca il prima possibile”.
Il rapporto tra Alessandro Borghi (Aureliano) e Giacomo Ferrara (Spadino) si consolida sempre di più in una Roma che “non si governa con le carte e nemmeno con le pistole, ma con il potere”. E il finale sarà una sorpresa anche rispetto al film. Anche le donne di Suburra 3, composta questa volta da soli 6 episodi, entrano sempre più nel vivo. Il mondo “di sopra” e quello “di sotto” dovranno venire a patti per spartirsi il più grande affare del nuovo millennio: il Giubileo.
Tutti, dagli attori al regista di questa terza stagione Arnaldo Catinari, sono concordi nell’affermare che è nata una famiglia che solo per questa stagione ha impiegato attori e maestranze per quasi di 3 mesi, in oltre 60 location tra Roma centro e periferie. “Dal film a Suburra 3 sono cambiate molte cose in quattro anni, ed è bella la consapevolezza di aver fatto molta strada in pochi anni”, dice Borghi.
Aureliano e Spadino sono pronti a sfidare di nuovo Samurai e reclamare il trono della Città Eterna. Chi vincerà la battaglia all’ultimo sangue per ottenere il potere sulla città? Carlotta Antonelli (Angelica) e Federica Sabatini (Nadia) saranno l’ago della bilancia del rapporto fraterno. L’ultimo atto di un’epopea che ha mostrato tre differenti piani del potere romano e italiano: Chiesa, Stato e crimine. Livelli che paiono non potersi intersecare e invece in Suburra non fanno altro che scontrarsi e fondersi.
Lo story editing è affidato a Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, le sceneggiature sono di Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli, Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani. Tornano i protagonisti delle prime due stagioni: oltre a Aureliano (Borghi) e Spadino (Ferrara), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), Samurai (Francesco Acquaroli), Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi), Sara Monaschi (Claudia Gerini), Angelica (Carlotta Antonelli), Nadia (Federica Sabatini), Alice Cinaglia (Rosa Diletta Rossi), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu), Cardinale Fiorenzo Nascari (Alberto Cracco) e Adriano (Jacopo Venturiero). Il nuovo album del Piotta, “Suburra – Final Season”, uscirà su tutte le piattaforme digitali lo stesso giorno della serie, il 30 ottobre.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio