Arrivano conferme sulla via verso gli Oscar dai Sag Awards, i premi assegnati dal sindacato degli attori, consegnati domenica sera allo Shrine Auditorium di Beverly Hills. Birdman, il film di Alejandro G. Inarritu su un attore sulla via del tramonto, ha vinto il premio per il migliore ensemble recitativo, che per i membri del Sag equivale al miglior film. Era forse prevedibile: il film è una celebrazione del mestiere che i membri del sindacato fanno e tanto amano. Il protagonista di Birdman però, Michael Keaton, non ha vinto la statuetta per il migliore attore, andata a Eddie Redmayne che interpreta lo scienziato Stephen Hawking in La teoria del tutto e che ha ricordato, nel suo discorso i tanti malati di SLA che combattono ogni giorno, come Hawking, contro il terribile male. L’analoga statuetta al femminile è andata, e questa era ampiamente prevista, a Julianne Moore per Still Alice, il dramma sull’Alzheimer che la sta conducendo dritta all’Oscar. Altrettanto scontate le statuette per i migliori attori non protagonisti: Patricia Arquette per Boyhood, e J.K. Simmons per il dramma su uno studente di musica e il suo terribile insegnante, Whiplash.
I premi assegnati dal sindacato degli attori sono molto indicativi di cosa succederà il 22 febbraio durante la notte degli Oscar. Tutti i membri del sindacato infatti sono anche votanti dell’Academy. Accade quindi spesso che i nomi nelle buste dei due eventi siano gli stessi. Unica differenza: ai Sag vengono premiati anche i colleghi della televisione ed ecco dunque Viola Davis vincere per Le regole del delitto perfetto, nuova serie in onda in Italia dal 27 gennaio su Fox, Kevin Spacey raddoppiare dopo i Golden Globes con House of Cards (in Italia il mercoledì su Sky Atlantic) e Willam H. Macy vincere per Shameless (in onda il lunedì su Joi).
Uzo Aduba ha vinto il premio per la migliore attrice brillante con la serie Orange is the new black, in Italia trasmessa da Mya, mentre il cast ha vinto il premio per il miglior insieme d’attori di una commedia, il cui corrispettivo per la categoria miglior dramma è andato invece alla serie inglese Downton Abbey, la cui quarta stagione (ma in Inghilterra è già in onda la quinta) va in onda su Retequattro il lunedì. Migliore attrice per un film per la tv è Frances McDormand per Olive Kitteridge. L’analogo premio al maschile è andato a Mark Ruffallo, per il dramma sull’AIDS The normal heart.
Carrie Fischer (la Principessa Leila di Star Wars) ha presentato il premio alla carriera a sua madre, la leggendaria Debbie Reynolds, indimenticabile protagonista di Singing in the rain, mentre il consueto omaggio agli artisti mancati nel 2014 è finito con le immagini di Robin Williams, con il naso rosso di Patch Adams.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci