BOLOGNA – Dal 2005 il Biografilm Festival-International Celebration of Lives dedica dieci giorni ai racconti di vita e al cinema indipendente e d’autore, documentari e film di finzione italiani ed internazionali. Dopo due anni online, questa 18ma edizione, che si concluderà lunedì 20 giugno, è tornata ad accogliere in presenza un gran numero di spettatori appassionati, che si sono mossi tra i cinema Lumière, Jolly e Medica.
Novanta i titoli selezionati quest’anno nel festival diretto da Massimo Mezzetti. Film che puntano i riflettori su temi come i diritti civili, la resilienza, l’inclusività, battendosi contro la violenza, l’odio e la guerra.
Uno dei protagonisti di questa edizione è stato sicuramente Mark Cousins, che ha presentato tre film che mettono bene in risalto l’estro e la creatività del regista irlandese: The Storms of Jeremy Thomas (Thomas ha ricevuto il Celebration of Lives Award), The Story of Film: A New Generation e The Story of Looking, tutti attualmente disponibili sulla piattaforma IWonderfull. Cousins, incontrando la stampa italiana, ha rivelato il suo amore per il nostro cinema, da quello per la prima regista donna Elvira Notari ad Alice Rohrwacher, da Bernardo Bertolucci a Valerio Zurlini.
Ad aprire il festival è stato The Princess, film documentario di Ed Perkins su Lady D, una donna che “ha saputo comunicare attraverso il suo sguardo”, ha detto il regista, che ha vissuto la morte di Diana Spencer quando aveva 11 anni. “Ricordo che mia mamma mi venne a svegliare di notte piangendo”, ha raccontato sempre l’autore britannico, già candidato agli Oscar.
Tanti i biopic dedicati anche a personaggi italiani. Tra questi, Fuorigioco-Una storia di vita e di sport, diretto da Pier Paolo Paganelli, e prodotto da Genoma Films, che ripercorre la carriera e la vicenda giudiziaria dell’ex calciatore Beppe Signori, accusato di calcio scommesse nel 2011 e assolto nel 2021. “Oggi finalmente posso urlare al mondo di essere innocente e guardare al futuro, dopo dieci anni di inferno”, ha detto a Bologna lo sportivo, che ora sogna un posto come allenatore. Il lungometraggio, dopo l’anteprima nazionale al Biografilm, dal 19 giugno sarà disponibile su Sky Documentaries, e dal 20 in sale selezionate.
Gian Paolo Barbieri-L’uomo e la bellezza è, invece, il documentario che Emiliano Scatarzi ha dedicato al grande fotografo di moda e cinema milanese, classe 1938, raccogliendo le testimonianze, tra gli altri, di Monica Bellucci, Dolce & Gabbana e Benedetta Barzini. Una maratona di film è stata dedicata a Yuri Ancarani, dal cortometraggio del 2010 Il capo all’ultimo documentario Atlantide (che ha sorpreso alla Mostra di Venezia 2021), autore 50enne natio di Ravenna che da oltre dieci anni porta il suo sguardo nel mondo del cinema attraverso l’arte.
Ci sono poi nuovi e giovani autori che stanno cercando di farsi largo nel panorama italiano, e non solo. Il veneziano Emanuele Mengotti ha presentato al Biografilm in anteprima mondiale Rosso di sera, girato a Las Vegas e storia di Mike, Mindy e Steve, tre persone che incarnano lo spirito americano del bisogno di libertà e autoaffermazione. Nella sua opera prima Nascondino, Victoria Fiore ha deciso di fotografare uno spaccato di Napoli, i Quartieri Spagnoli, e la vita del dodicenne irrequieto Entoni e della sua famiglia, che si barcamenano tra speranze e dolori.
In conclusione di manifestazione sono attesi lo scrittore di fama internazionale David Grossman, protagonista del documentario di Abi Arbel, nel quale svela la relazione tra la sua vita e i suoi romanzi, la diva francese Fanny Ardant per presentare I giovani amanti, film romantico diretto da Carine Tardieu, e la proiezione in anteprima italiana di Elvis, biopic di Baz Luhrmann con Austin Butler nei panni del divo del rock ‘n roll Elvis Presley.
Ma al Biografilm non ci sono solo film. Da nove anni il festival dedicato al pubblico è affiancato da un appuntamento dedicato ai professionisti dell’audiovisivo, Bio to B Industry Days, che nell’arco di tre giornate promuove e supporta le produzioni italiane ed europee di documentari aiutandole a trovare co-produttori, seller, distributori, partner e festival europei. Tanti i panel e gli incontri anche rivolti ai più giovani, come Tales of the Future al quale ha partecipato anche Enrico Bufalini, direttore dell’Archivio Luce. Non manca, infine, la parte formativa del festival. Biografilm Campus quest’anno ha proposto percorsi formativi e didattici legati al cinema per sostenere il talento e la creatività delle giovani generazioni, con uno sguardo sempre verso il futuro.
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