È stato l’attore americano Bill Pullman, la vera star di questi giorni a Cinemambiente, manifestazione inaugurata proprio dal film che lo vede protagonista, The Fruit Hunters, diretto dal cinese Yung Chang. Un film su un gruppo di cacciatori di frutti rari, esotici e in via di sparizione che girano tutto il mondo, e che lascia spazio a un lato inedito dell’attore, impegnato nella conservazione dei frutteti urbani non solo nella finzione, ma anche nella vita. Il progetto di Pullman, che nel tempo libero si dedica all’agricoltura sulle colline di Hollywood, è infatti quello di creare un altro grande frutteto in collaborazione con i suoi vicini di villa, portando avanti così un progetto che lo vede in prima linea nella battaglia per la salvaguardia dell’ambiente: “Un progetto al quale io e la mia famiglia crediamo molto – ha detto l’attore di Independence Day, di cui nel 2014 si gireranno i sequel 2 e 3, come ha confermato lui stesso al pubblico torinese – e devo dire visto in positivo anche dall’amministrazione di Los Angeles, meno invece dai proprietari terrieri della zona che non vorrebbero venderci le parcelle di terreno che noi utilizzeremmo per realizzare gli orti, e che invece vorrebbero per costruirvi sopra megaville per le star, molto più redditizie di giardini con alberi da frutto”.
“Mi sa che da noi in materia di agricoltura accadono cose al contrario che qui da voi – ha aggiunto Pullman – a Los Angeles, per esempio, l’amministrazione si è accorta che per anni ha solo cementificato e sta cercando di correre ai ripari, aiutando progetti come il nostro, e di promuovere l’amore per l’ambiente e il cibo naturale e di qualità tra i ragazzini: i privati invece frenano”. E così l’attore dà il buon esempio proprio sul grande schermo, dove lo si vede con zappa e stivaloni che pianta semi e si affatica nel lavoro nel frutteto. “È una cosa che mi piace molto lavorare ai miei alberi – ha aggiunto – e mi fa piacere vedere che si stanno appassionando anche i miei tre figli di 20, 23 e 26 anni, anche se non sono certo usciti di testa come me”.
Nel film, ad affiancare Pullman anche l’archeologa arborea Isabella Dalla Ragione:”Isabella mi ha aperto gli occhi su molte cose – ha spiegato ancora l’attore – lei va alla ricerca dei frutti che sembrano non esistere più, ma che invece sono ritratti in tanti quadri rinascimentali sparsi per il mondo”. Pullman ha infine sottolineato come il presidente Obama e sua moglie Michelle stiano facendo molto per riavvicinare le famiglie e i giovani alla campagna e al culto del cibo sano: “Stanno facendo un buon lavoro, da veri progressisti” ha affermato.
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