Si sono concluse le riprese dei tre film della 6. edizione (2017-2018) di Biennale College – Cinema, che saranno presentati in prima mondiale alla prossima 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (29 agosto – 8 settembre 2018).
I tre film selezionati sono:
Zen in the Ice Rift (Italia) -Margherita Ferri (regista), Chiara Galloni (produttore) – Maia, detta Zen, è una sedicenne riottosa e solitaria che vive in un piccolo paese dell’Appennino emiliano: è l’unica femmina della squadra di hockey locale e i suoi compagni non perdono occasione di bullizzarla per il suo essere maschiaccio. Quando Vanessa – l’intrigante e confusa fidanzata del capitano della squadra -, scappa di casa e si nasconde nel rifugio della famiglia di Maia, lei si trova per la prima volta a fidarsi di un’altra persona, la prima a cui rivelerà le proprie emozioni più profonde. Entrambe spinte dal bisogno di uscire dai ruoli che la piccola comunità le ha forzate a interpretare, Maia e Vanessa iniziano un viaggio alla ricerca della propria identità di genere e sessualità, liquide e inquiete come solo l’adolescenza sa essere.
Yuva (Turchia) – Emre Yeksan (regista), Anna Maria Aslanoğlu (produttore) – La vita solitaria, tranquilla e bucolica di Veysel, un uomo che abita nei boschi, viene distrutta quando quella terra è venduta ad alcuni investitori. Un giorno arriva in città il fratello minore, Hasan, per convincerlo ad abbandonare quei luoghi. Mentre la minaccia di una espulsione forzata cresce rapidamente, il tardivo confronto tra due fratelli porta alla scoperta di una casa magica: un universo nascosto nel cuore della foresta.
Deva Mall (Ungheria) – Petra Szocs (regista), Péter Fülöp (produttore) – Nella piccola cittadina rumena di Deva, Kato, una ragazzina che vive in orfanotrofio, rimane folgorata mentre è intenta ad asciugarsi i capelli. Questo accadimento cambia il mondo che vede girare intorno a lei. L’orfanotrofio è invaso da elettricisti, e da una nuova volontaria, Bogi, assunta per supportare i lavori in quel periodo. Kato si infatua di Bogi e, quando scopre che dovrà partire, decide di sacrificare un vecchio volontario per “la nuova”.
Questa è la sesta edizione di Biennale College – Cinema, l’iniziativa lanciata nel 2012 dalla Biennale di Venezia per la produzione di tre lungometraggi a micro-budget da realizzarsi con 150.000 €. La Biennale di Venezia tramite Biennale College – Cinema ha finanziato in questi anni la produzione di 19 lungometraggi, tutti presentati alle scorse edizioni della Mostra del Cinema, a cominciare dalla 70. edizione.
Tra questi film ricordiamo The Fits (USA, 2015) di Anna Rose Holmer, Blanka di Kohki Hasei (Giappone, 2015), Short Skin (Italia, 2014) di Duccio Chiarini e Mukti Bhawan – Hotel Salvation (India, 2016) di Shubhashish Bhutiani.
Biennale College è un’attività strategica che opera in tutti i settori della Biennale di Venezia,presieduta da Paolo Baratta, e che vuole promuovere i talenti offrendo loro di operare a contatto di maestri per la messa a punto di “creazioni”. Biennale College – Cinema, realizzato dalla Biennale di Venezia, ha il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema.
Biennale College – Cinema si avvale della collaborazione accademica con IFP di New York e con il TorinoFilmLab. Inoltre Condé Nast è sostenitore del progetto. Direttore è Alberto Barbera, Head of Programme Savina Neirotti.I progetti Biennale College – Cinema e Biennale College – Cinema Virtual Reality per l’edizione 2017/2018, ottengono un importante finanziamento dal Programma MEDIA – Europa Creativa della Commissione Europa – Direzione Generale Connect. Le attività formative dell’edizione 2017–2018 verranno sostenute dal contributo MEDIA. Il contributo si aggiunge al sostegno che il Programma MEDIA ha dato allo sviluppo del Venice Production Bridge.
Da quest’anno, Biennale College – Cinema è sostenuto dal contributo di Eurimages, il fondo culturale del Consiglio Europeo che coprirà le spese di viaggio, ospitalità e formazione per una regista donna (Eurimages Residency Grant), che quest’anno sarà Petra Szocs (Ungheria), regista del film Deva Mall.
Anec, Anem, Fice e Acec ribadiscono l’urgenza di stabilire, senza preclusioni, procedure di consultazione all’interno di tutta la filiera industriale e con Anica, APT, MiBAC e Regioni
Il regista di Perfetti Sconosciuti, giurato a Venezia 75, rilascia un'intervista a 'La Repubblica', specificando che "il film vincitore passerà anche al cinema", in merito alla protesta delle associazioni di categoria circa l'assegnazione del Leone d'oro a Roma di Cuaron, prodotto da Netflix
Terzo anno per il delegato generale della Settimana Internazionale della Critica, Giona A. Nazzaro, a cui abbiamo chiesto un bilancio di questa edizione. Tra protagonismo femminile sommerso e media poco attenti al cinema non mainstream. "Sic@Sic dà delle possibilità a giovani autori in tempo reale e spesso sono donne"
Definendo il film del messicano Alfonso Cuaron, vincitore del Leone d'oro, "molto bello", il quotidiano francese ricorda che un tale riconoscimento "farà storia"