Berlino dedica la retrospettiva a Weimar

La retrospettiva della Berlinale "Weimar Cinema Revisited" ripercorre il cinema della Repubblica di Weimar, quel periodo di florida produzione cinematografica tra gli anni '20 e '30


La retrospettiva della 68esima edizione del Festival Internazionale di Berlino sarà dedicata al cinema della Repubblica di Weimar, un periodo di florida attività cinematografica.
“Weimar Cinema Revisited” propone 28 film tra documentari e cortometraggi, commedie e film politico-sociali realizzati tra il 1918 e il 1933 in Germania, che fanno capo alle categorie di esotico, quotidiano e storico.
Tra i titoli in programma, Im Auto durch zwei Welten (1927-1931) di Clärenore Stinnes e Carl Axel Söderström, su un viaggio inaspettato verso terre esotiche e lontane. Menschen im Busch di Friedrich Dalsheim e Gulla Pfeffe, uno dei primi esempi di cinema etnografico girato nel 1930, che documenta la vita quotidiana di una famiglia del Togo, raccontata in prima persona alla telecamera.

Brothers
(1929) di Werner Hochbaum, girato con attori dilettanti, durante lo sciopero dei lavoratori portuali di Amburgo del 1896, osserva una famiglia proletaria tedesca nella sua esistenza segnata dalla deprivazione materiale. The Other Side di Heinz Paul e i cortometraggi realistici di Ella Bergmann-Michel, Winfried Basse e Ernö Metzner si riallacciano alla critica delle condizioni di vita, raccontando una storia d’amore distrutta dalla barbarie della guerra di trincea e la vita a Berlino e Francoforte durante gli anni ‘20.
In programma anche opere di registi spesso trascurati, pur avendo dato un grande contributo alla cinematografia degli anni ‘20 e ‘30: Franz Seitz, Sr. (Der Favorit der Königin, 1922), Hermann Kosterlitz (The Adventure of Thea Roland, 1932) e Erich Waschneck (Docks of Hamburg, 1928).

A completare il programma, saranno proiettati in anteprima anche film recentemente restaurati dai principali archivi e istituzioni cinematografiche tedesche, come  Fight for the Matterhorn (Mario Bonnard, Nunzio Malasomma, 1928), Opium di Robert Reinert (1919) e il film in due parti di Urban Gad Christian Wahnschaffe (parte 1: World Afire, 1920, parte 2: The Escape from the Golden Prison, 1921), basato sulla novella del ‘19 “The World’s Illusion” di Jakob Wassermann.
La maggior parte delle proiezioni di film muti sarà accompagnata dalla musica suonata dal vivo da musicisti di fama internazionale, come Günter Buchwald, che nel 2018 festeggerà i 40 anni come accompagnatore musicale di film, Maud Nelissen e Stephen Horne, volti noti al pubblico della retrospettiva. Insieme al nuovo arrivato Richard Siedhoff, un giovane pianista che si è fatto un nome suonando in importanti gala per il cinema muto.

A conclusione della retrospettiva, verrà pubblicato da Bertz+Fischer il libro in lingua tedesca “Weimarer Kino – neu gesehen”, che raccoglie alcuni saggi di esperti e registi sugli aspetti meno noti del cinema della Repubblica di Weimar.

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22 Novembre 2017

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