“Piuttosto che sognare un meraviglioso futuro, meglio costruirsi giorno dopo giorno un discreto passato”, così sentenzia il comico americano Jerry Lewis. E fedele a questo adagio Bergamo Film Meeting compie vent’anni. Ma non ci saranno feste o serate speciali per il compleanno, colpevoli i tagli finanziari alle manifestazioni culturali. Tutto rinviato forse ad autunno, se arriveranno altre risorse. Nel frattempo il Festival continua nella strategia di far conoscere film e autori, trascurati dal mercato, non soltanto agli spettatori del festival ma a coloro che frequentano le sale d’essai, le Università, le istituzioni culturali.
La 20a edizione, dal 9 al 17 marzo, si svolge a Bergamo tra l’Auditorium di Piazza della Libertà e il cinema Studiocapitol. E sei sono gli autori che concorrono al premio Rosa Camuna, tra cui Francesca Pirani, già aiuto di Marco Bellocchio, con Una bellezza che non lascia scampo, ritratto di una giovane musicista alle prese con una profonda crisi esistenziale.
Gli altri registi in concorso sono: l’iraniano Reza Khatibi, l’inglese Les Blair, i francesi Jean-Marc Moutout e Nicolas Brevière, l’ungherese Árpád Sopsits.
A Paolo Valmarana, produttore, critico, sceneggiatore e fondatore con Ermanno Olmi di Ipotesi Cinema, Bergamo Film Meeting dedica un omaggio, riproponendo alcuni dei film da lui prodotti e scritti: Il gabbiano di Marco Bellocchio (1977), Yerma (1978) di Marco Ferreri, L’albero degli zoccoli (1978) di Ermanno Olmi, Prova d’orchestra (1979) di Federico Fellini, La notte di San Lorenzo (1981) di Paolo e Vittorio Taviani, e Colpire al cuore di Gianni Amelio (presente alla proiezione del 14 marzo) nella copia restaurata dalla Snc-Cineteca nazionale di Roma.
Ci saranno anche alcuni corti realizzati da Valmarana e Olmi nell’ambito di Ipotesi Cinema: Via Scarlatti 20 di Markus Imhof (1984), La bomba di Giacomo Campiotti (1985), Robinson in laguna di Mario Brenta (1985).
A Valmarana, figura importante della scena cinematografica italiana degli anni ’70, è infine dedicata una tavola rotonda (sabato 16 marzo), a cui parteciperanno Ermanno Olmi, Paolo e Vittorio Taviani, Lina Nerli Taviani, Mario Brenta, Maurizio Zaccaro.
Ultima presenza italiana, o meglio proprio un nativo di Bergamo, Luca Gasparini con Passano i soldati, documentario di un figlio sulla drammatica esperienza di guerra del padre alpino in Russia, raccontata attraverso le lettere, i diari del soldato di allora, le interviste a Nuto Revelli, Rigoni Stern e a alcuni amici del padre.
Un volume realizzato in collaborazione con “L’Eco di Bergamo” (un formato verrà distribuito anche in edicola, abbinato al quotidiano) celebra oltre al ventennale del Meeting bergamasco, anche quello di Colpire al cuore, girato da Gianni Amelio per una buona metà a Bergamo. Il libro, nella prima parte, oltre a un ritratto di Paolo Valmarana, comprende uno scritto del regista con il racconto della sua scoperta di Bergamo, la sceneggiatura e il “Il diario di Emilio” di Amelio e Vincenzo Cerami, primo abbozzo del film. Segue una seconda parte sui film girati, dal muto ai nostri giorni, a Bergamo e i suoi protagonisti, con la figura di Olmi in primo piano.
Come ogni anno Bergamo Film Meeting propone la personale di un regista poco conosciuto in Italia ed è la volta dell’ungherese Béla Tarr, che incontrerà il pubblico la mattinata di sabato 16 marzo.
Nella scia dei “midnight movies”, un regista di mezzanotte, il britannico Roy Ward Baker. La retrospettiva è organizzata in collaborazione con il British Film Institute di Londra, il British Council di Londra, Roma e Milano, e la Cineteca Griffith di Genova.
In cartellone ancora una volta i capolavori della storia del cinema restaurati e acquisiti per il circuito culturale: Un condannato a morte è fuggito(1956) opera di Robert Bresson, con attori non professionisti e Beau Geste dello statunitense Herbert Brenon, un classico del muto la cui proiezione sarà accompagnata dal vivo dal pianista inglese Neil Brand.
Ultimo appuntamento del festival “Il cinema delle regioni motore d’Europa” (Baden-Württemberg, la Catalogna, la Lombardia, la francese Rhône-Alpes) organizzato in collaborazione con Annecy Cinéma Italien. I film scelti vengono mostrati in un Festival che ha luogo in ciascuna delle Regioni rappresentate. La pellicola che rappresenta la Lombardia è Fuori dal mondo di Giuseppe Piccioni. Bergamo Film Meeting 2002 propone Martha… Martha di Sandrine Veysset (Regione Rhône-Alpes), Lola, vende cà di Llorenç Soler (Catalogna) e Heinrich der sager di Klaus Gietinger (Baden-Württemberg).
Infine, per le Anteprime, sarà visibile l’ultima prova del regista giapponese Imamura Shohei Acqua tiepida sotto un ponte rosso
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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