Nel Marvel Cinematic Universe può accadere di tutto. Dalle prime immagini viste in anteprima del ventottesimo e atteso film del Mcu, Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ambientato pochi mesi dopo i fatti del precedente, grande successo Spider-Man: No Way Home, è chiaro che siamo di fronte a una nuova era narrativa sempre più complessa, nella quale i confini del Multiverso si espandono ai massimi livelli.
Per il protagonista, sempre con il volto di Benedict Cumberbatch, sarà un viaggio nell’ignoto per affrontare un misterioso avversario al fianco di vecchi e nuovi alleati. A firmare il cinecomic, prodotto da Kevin Feige, che vede tra gli interpreti anche Elizabeth Olsen, Chiwetel Ejiofor, Benedict Wong, Xochitl Gomez e Rachel McAdams, è Sam Raimi, che aveva già diretto la prima trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire.
In un incontro virtuale con la stampa internazionale il cast ha raccontato gli aspetti più importanti del film. A partire da Cumberbatch, che ha chiarito ciò che pensa del suo supereroe: “Doctor Strange è un anticonformista, un outsider. Non ti colpisce subito come leader e questo è ciò che lo rende interessante e conflittuale come eroe. Ha debolezze e punti di forza, umanità e forza di volontà”.
L’attore londinese considera il potente mago Stephen Vincent Strange, da lui impersonato dal 2016, e creato nel 1963 da Stan Lee e Steve Dikto, uno dei ruoli più importanti della sua carriera. “Fare questo personaggio, insieme alle sue tante versioni in questo film, è stata come una specie di autoterapia strana e spettacolare. Il Multiverso è un gigantesco specchio nel quale vedi tante versioni di te. È un po’ quello che accade nella vita, recitiamo ruoli diversi tra realtà e sogni. E io qui mi sono divertito a cambiare look, modi di fare, abilità”.
Nella pellicola sarà fondamentale il legame tra Doctor Strange e Wanda Maximoff: “Wanda è cresciuta, è diventata una donna, ha preso consapevolezza del suo potere – ha detto della sua supereroina Elizabeth Olsen, che ha debuttato in questa veste nel 2014 in Captain America: The Winter Soldier, fino ad ottenere grande notorietà con la serie WandaVision – Interpretando questo personaggio ho cercato di essere leale con lei e difendere il suo punto di vista nel bene o nel male. Lei inizia questo viaggio sentendosi sola. Ma la perdita e il dolore (per la scomparsa del fratello Pietro, Aaron Taylor-Johnson. e dell’amato Visione, Paul Bettany, ndr) la portano a ricercare il potere che ha dentro di sé”.
Al centro di Doctor Strange nel Multiverso della Follia c’è anche un nuovo personaggio Lgbtq+, America Chavez, con l’abilità di attraversare varie dimensioni. A interpretare questa adolescente, dall’identità gender fluida, è Xochitl Gomez: “Ho cercato di rendere al meglio la strada verso l’accettazione e la resilienza che il mio personaggio compie di fronte a una sfida sconvolgente come quella del Multiverso, mantenendo al tempo stesso la sua identità di teenager”, ha detto la giovane attrice.
Nel cast tornano, invece, Chiwetel Ejiofor, nei panni del Barone Mordo, Benedict Wong, alias Wong, il nuovo Stregone Supremo, mentore e amico di Strange, e Rachel McAdams, ossia Christine Palmer, legata a Doctor Strange da un forte sentimento.
In un film fantasy che gioca su più dimensioni e livelli narrativi un maestro del brivido come Raimi (regista della trilogia de La casa) non poteva non cogliere l’occasione per utilizzare elementi molto dark. “Ho portato in Doctor Strange ciò che ho imparato nei miei primi film da giovane, ossia creare sequenze sospese nelle quali la paura arriva quando meno te lo aspetti”, ha spiegato. Il regista ha anche sottolineato l’entusiasmo di esser tornato a far parte del Mcu e di aver lavorato con performer fantastici: “Questi attori sono così bravi che sanno di dover cambiare solo il minimo aspetto della personalità del loro personaggio per creare un conflitto interessante con il loro sé alterato”.
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