L’11° edizione del Rome Independent Film Festival, diretto da Fabrizio Ferrari, si terrà dal 13 al 19 aprile al Nuovo Cinema Aquila e alla Casa del Cinema di Roma, con 120 pellicole tra anteprime mondiali ed europee, provenienti da circa 40 nazioni.
Nella sezione dei lungometraggi stranieri, tra le opere prime in concorso c’è Volcano dell’islandese Rúnar Rúnarsson, che ha avuto una nomination per la Palma d’oro nel 2008; attesa è l’opera seconda Courage del polacco Greg Zglinski vincitore a Venezia nel 2004 con Tout un hiver sans feu; dalla Danimarca arriva Room 304 di Birgitte Starmose cineasta premiata a Berlino 2010 con il cortometraggio Ønskebørn. Tre i film selezionati per la Germania tra cui la coproduzione tedesco-svizzera Il cattivo zio di Urs Odermatt, incentrato sulle dinamiche a volte impietose delle piccole cittadine di provincia.
Eduardo Chapero-Jackson firma per la Spagna Verbo con l’adolescente Sara alle prese con un misterioso personaggio in un’avventura vorticosa fra vita e morte. In gara per il Regno Unito Behold the Lamb di John Mcllduff, un bizzarro road movie tragicomico.
Quattro i lungometraggi italiani presenti ai RIFF Award 2012: Aspromonte di Hedy Krissane con Franco Nero, Pier Maria Cecchini, Andrea De Rosa; Ristabbanna ultimo film di Ben Gazzara e con Tiziana Lodato per la regia di Gianni Cardillo e Daniele De Plano; In nomine Satan di Emanuele Cerman con Stefano Calvagna; l’opera prima di David Petrucci il thriller Canepazzo con Giuseppe Schisano, Marco Bonetti, Tinto Brass, Franco Nero, Myriam Catania, Daniele Miglio.
Sabato 14 aprile alle ore 10.00 avrà luogo il IV Forum ‘I nuovi profili della produzione cinematografica europea indipendente’, con i produttori aderenti al progetto Producers on the movie. Al forum parteciperanno per l’Italia Marta Donzelli (Vivo Film), per la Polonia Lukasz Dzieciol (Opus Film), per la Repubblica Ceca Radim Prochazka (Produkce Radim Prochàzka s.r.o.), per l’Islanda Hlin Johannesdottir (Zik Zak Filmworks) e per la Danimarca Jesper Morthorst (Alphaville Pictures).
Tra le novità di quest’anno, la programmazione alla Casa del Cinema degli 11 documentari italiani selezionati. Si comincia il 14 aprile con la primavera araba, Lybia Hurra di Mirko Bellis sulla guerra civile libica e MinoTawra: Exporting Change di Kamikairy Fares sulle recenti rivolte tunisine. A seguire I colonnelli di Roma di Stefano Migliore, una riflessione sul senso dei festeggiamenti per il 150° dell’Italia. In prima serata arriva Melkam Zen, debutto alla regia di Valentina Carnelutti che racconta il lavoro svolto dall’Ong Action Aid nella poverissima zona rurale di Ankober in Etiopia.
Domenica 15 si inizia con Salva la cozza di Ascanio Petrini, un viaggio alla scoperta dell’antica tradizione barese della pesca e del consumo del pesce crudo. Poi un doppio focus sulla mafia con Mettersi a posto: il pizzo a Palermo di Battaglia, Donati, Schimmenti e Zulini, e con Pino Masciari, Storia di un calabrese imprenditore di Alessandro Marinelli, docu-bio sulla vita di un singolo che si ribella alla criminalità organizzata.
Lunedì 16 si comincia con Io sono qui di Emmanuel Exitu, la storia di Mario Melazzini medico colpito dalla SLA e autore di alcuni libri sulla malattia; subito dopo La voce del corpo di Luca Vullo e Milongueros di Andrea Zambelli e Andrea Zanoli, che racconta l’essenza del tango attraverso alcuni dei più famosi milongueri di Buenos Aires. Chiude Mai senza-La sessualità alla terza età di Alessandro Tamburini e Ciro Zecca, fra i personaggi intervistati: Paolo Villaggio, Lino Banfi e Sandra Milo.
Domenica 15 sarà proiettato il documentario, coprodotto da Emirati Arabi e Libano, The Akram Tree di Francesco Cabras e Alberto Molinari, già premiato come miglior documentario al Dhaka International Film Festival, che racconta l’esperienza artistica del ballerino anglo-bangladese Akram Khan.
11 i i titoli della sezione documentari internazionali che sarà di casa al Nuovo Cinema Aquila, tra i quali Broken Memory, Shining Dust di Nilosree Biswass, che ricorda la determinazione delle donne del Kashmir, in sofferta attesa dei loro cari dispersi, a causa del sanguinoso conflitto lungo un decennio. O Here we drown algerians, October 17th, firmato da Yasmina Adi, cronaca della mattanza algerina compiuta a Parigi il 17 ottobre 1961 dal governo francese. Toccante ed originale la storia di David Vondracek in Love in the Grave, l’amore di Jana e Jan, due senzatetto che si “sistemano” in un cimitero.
Nella selezione dei cortometraggi italiani troviamo diversi attori protagonisti delle pellicole in concorso: Maurizio Crozza, Alessandro Haber, Gianmarco Tognazzi, Vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli, Luca Ward, Carlotta Natoli, Mario Donatone, Daniela Virgilio, Andrea Sartoretti, Luca Lionello.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk