“Una pellicola elegante, complessa, sottile, abitata da un’autentica rabbia contro l’oscurantismo e il compromesso”.
Così ‘Le Monde’, il più importante quotidiano d’oltralpe, incensa L’ora di religione di Marco Bellocchio, oggi in uscita in Francia.
Che il film, battuto da Pinocchio nella corsa all’Oscar per il miglior film straniero, piacesse ai francesi non è certo una novità.
Già a Cannes 2002 infatti era riuscito nella storica impresa di mettere d’accordo gli opposti filoni critici dei ‘Cahiers’ e di ‘Positif’ che gli tributarono entusiasti giudizi da Palma d’Oro.
Una conferma arriva anche da ‘Liberation’ che scrive, in un articolo ironicamente titolato “A bas la Madone”, come Le Sourire de ma mère sia il frutto della “maturità lucida e audace” del regista. E ancora si legge: “Una macchina da guerra dalla serenità feroce lanciata contro l’ultimo tabù: lo spirito di sacrificio delle madri trasformato in indiscutibile virtù femminile da due millenni di religione”. Un film che possiede tutta “la freschezza di una rinascita”.
Se ‘Le Figaro’ ricorda che “il film ha suscitato molti interessi e polemiche in Italia, dove la vicinanza del Vaticano è spesso avvertita come una presenza autoritaria”, ‘Le Monde’ fa invece riferimento alla recente visita del Papa in Parlamento per sottolineare “l’attualità del colpo apoplettico di cui la pellicola è la più bella messa in scena”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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