Sarà la prima internazionale del film Nine, musical di Rob Marshall ispirato a 8 ½ di Fellini, a inaugurare il 22 gennaio la prima edizione del Bari International Film&Tv Festival, che torna in pompa magna dopo l’exploit dell’edizione “zero” dello scorso anno.
La manifestazione, promossa dalla Regione Puglia e dalla Apulia film Commission, si tiene dal 13 al 30 gennaio ed è curata da Felice Laudadio, che presentando a Roma l’evento ha dichiarato: “Se la primavera si vede dai numeri, credo che sarà un bellissimo inverno”, con riferimento al grande successo riscosso dall’iniziativa di reclutare giovani stagisti per impiegarli nell’organizzazione della kermesse.
In conferenza, coordinati da Enrico Magrelli, ci sono anche Silvia Godelli, assessore della Regione Puglia, Silvio Maselli, giovane direttore dell’Apulia Film Commission e il presidente dell’Apulia Film Commission Nichi Vendola.
“La promozione culturale del cinema sul territorio, assieme all’offerta di servizi per le produzioni, fa parte della mission che la Regione ha affidato all’Apulia FC – dichiara Godelli – e il festival rientra proprio in questa prospettiva. In controtendenza rispetto alla crisi, abbiamo ottenuto ottimi risultati, con un turismo più che mai vivo e destagionalizzato”.
“Lavoriamo sull’identità della Puglia e sulla creatività – aggiunge Maselli – ci sono i servizi, ma anche un fondo. A febbraio sarà inaugurata una catena di sale cinematografiche di qualità, che lasceranno la titolarità agli esercenti. Ecco un esempio di come sostenere l’esercizio uscendo dalla retorica del digitale e rispettando lo spettatore. Senza contare la nascita, a breve, di due cineporti e, per l’appunto, il festival”.
La proiezione di Nine è solo uno degli elementi che fanno del festival un omaggio a Fellini: i premi alla carriera si chiamano “Fellini 8 ½”, e 8 ½ sono i giorni di durata del festival (considerando appunto l’anteprima del 22).
Laudadio fa notare che, oltre alle grandi star Penelope Cruz, Marion Cotillard e Daniel Day Lewis, in Nine ci sono molti attori italiani, in gran parte presenti al festival: “C’è Sofia Loren, ma anche Ricky Tognazzi, Elio Germano, Martina Stella, in un film che non è una coproduzione ma una produzione USA a tutti gli effetti”.
Per ciò che riguarda i premi, saranno consegnati nel corso del festival a Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Valerio De Paolis, Francesco Maselli, Giuliano Montaldo, Francesco Rosi, Armando Trovajoli e Margarethe von Trotta, che tra l’altro è presidente della giuria internazionale.
L’altro grande evento è l’anteprima italiana di Amabili resti di Peter Jackson, con Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Susan Sarandon e Stanley Tucci, che si terrà sabato 23 gennaio al Teatro Petruzzelli.
Tra le altre anteprime: Away we go di Sam Mendes, Un prophete di Jacques Audiard, l’esordio alla regia di Fanny Ardant Cendres et sang, I saw the sun di Mashun Kirmizgül e il documentario “bomba” su Condoleeza Rice, censuratissimo in USA, American Faust: from Condi to neo-condi di Sebastian Doggart.
Anteprima assoluta anche per La strategia degli affetti di Dodo Fiori, interpretato da Paolo Sassanelli e distribuito da Cinecittà Luce, uno dei pochi italiani annunciati – molti sono ancora “in sospeso” per Berlino – assieme a La straniera di Marco Turco.
La serata finale per la consegna dei premi, condotta da Livia Azzariti, prevede un concerto omaggio al maestro Armando Trovajoli.
Da segnalare poi la sezione ItaliaFilmFest/Lungometraggi, rassegna competitiva di 15 titoli del 2009 scelti da un comitato di selezione composto da autorevoli critici cinematografici.
La giuria internazionale è composta volutamente da stranieri: oltre a von Trotta, ci sono il produttore Premio Oscar Cedomir Kolar, il direttore di festival Moritz de Hadeln, l’attrice Greta Scacchi, i critici Klaus Eder e Grazyna Torbicka.
I riconoscimenti portano i nomi dei grandi del cinema: Premio Mario Monicelli per la miglior regia, Premio Tonino Guerra per il soggetto, Premio Suso Cecchi D’Amico per la sceneggiatura, Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista, Premio Gian Maria Volonté per il migliore attore protagonista, Premio Ennio Morricone per le musiche, Premio Giuseppe Rotunno per la fotografia, Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo, Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore, Premio Piero Tosi per il miglior costumista. Nei limiti del possibile, coloro che danno il nome al premio saranno presenti al festival per consegnarlo.
La giuria del pubblico, presieduta dalla produttrice e attrice Zeudi Araya, attribuirà invece il Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore, il Premio Vittorio Gassman per un giovane attore rivelazione e il Premio Alida Valli per una giovane attrice rivelazione.
I premi Michelangelo Antonioni per il miglior cortometraggio e Vittorio De Seta per il miglior regista di documentario saranno invece assegnati da due giurie popolari presiedute rispettivamente da Enrica Fico Antonioni e Gianni Minà .
La manifestazione ospita inoltre il Premio Opera Prima Francesco Laudadio per il miglior regista esordiente 2009, che va quest’anno, ex aequo, a Claudio Noce con Good Morning Aman, e a Valerio Mieli con Dieci Inverni.
Nove documentari dedicati al cinema e ai suoi protagonisti, vengono presentati nella sezione Cinema sul Cinema, tra questi Dino Risi di Fabrizio Corallo, Sorriso Amaro di Maite Carpio (su Silvana Mangano), Vittorio D. di Mario Canale e Annarosa Morri (su Vittorio De Sica) e Hollywood sul Tevere di Marco Spagnoli.
Per la sezione TV&Fiction si segnalano invece l’anteprima di Boris 3, terza stagione della celebre fiction di Davide Marengo per Fox Channels, e le due giornate di maratona dedicate a La Piovra 4 e 5, proiettati in sequenza dalle 10 del mattino a mezzanotte.
Molti i tributi e le rassegne, realizzate in parte con la collaborazione del CSC e di Cinecittà Luce, che hanno fornito gran parte delle copie dei film in programma.
Tra i protagonisti: Francesco Rosi, Elio Petri, Gian Maria Volontè, Tonino Guerra, il distributore Valerio De Paolis, Edoardo Winspeare.
Numerosi anche i laboratori di cinema, i seminari e gli incontri, tra cui si segnalano il workshop su Toy Story in 3d, nato dalla partnership tra il festival e Walt Disney Motion Pictures, e il Progetto Essere Attori, a cura di Beatrice Kruger e Barbara Giordani.
Un programma, insomma, estremamente ricco, in linea con quanto dichiarato da Nichi Vendola in chiusura di conferenza: “Investire sulla cultura è l’unico modo per contrastare la paura e l’orrore che la crisi, economica e di valori, si porta in pancia.”
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