Barbagallo su sfratto del Nuovo Sacher

Il settimanale ‘Panorama’, oggi in edicola, annuncia che il Nuovo Sacher, la sala cinematografica romana gestita da Nanni Moretti, sarebbe sotto sfratto da parte dei Monopoli di Stato. La replica arriva da Angelo Barbagallo, sulle pagine de ‘l’Unità’: “Il nostro contratto d’affitto scade nel 2005 e noi paghiamo regolarmente l’affitto alla Esercizi cinematografici. Per quanto riguarda l’acquisto, poi, stiamo aspettando che il ministero metta all’asta gli immobili come previsto”.
‘Panorama’ ricostruisce con dovizia di particolari l’intera vicenda del Nuovo Sacher, sala di proprietà della Sezione dopolavoro dei Monopoli di Stato che nel 1988 rinnova agli Esercizi cinematografici romani di Giacomo Sambucci il contratto di locazione per 9 anni rinnovabili. Due mesi dopo il Consiglio di Stato stabilisce che la sala deve essere gestita direttamente dal Dopolavoro, intimando ai Monopoli di riprendersi i locali alla scadenza del contratto.
Nel frattempo, nel 1991, la Ecr affida la gestione della sala alla Sacher Film di Moretti e Barbagallo per un canone mensile di circa 6mila euro e il 18% degli incassi netti. Nel 1995 i Monopoli comunicano all’Ecr la risoluzione del contratto per morosità, non avendo pagato le percentuali patuite e non avendo fornito le distinte degli incassi. La successiva documentazione consegnata dall’Ecr, solo una perizia giurata, relativa al periodo 1992/2000, viene respinta. Ma intanto, nel 2000, Moretti chiede ai Monopoli di acquistare la struttura dopo che l’immobile è stato inserito dall’allora ministro del Tesoro Vincenzo Visco fra i beni dello Stato da dismettere.
‘Panorama’ inoltre rivela che, secondo un deputato di Forza Italia (Francesco Stradella), Moretti avrebbe violato una clausola contrattuale, che vieta all’affittuario di usare i locali per manifestazioni e riunioni politiche, ospitando al Nuovo Sacher, il 3 settembre, “una riunione degli stati maggiori dei girotondi”.