Avvicendamento Rummo: le reazioni

La destinazione ad altri incarichi di Rossana Rummo, direttore generale per il cinema del ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha provocato reazioni negative di Api (Autori e produttori indipendenti), Anac (Associazione nazionale autori cinematografici), Sncci (Sindacato nazionale critici cinematografici) e Sngci (Sindacato nazionale giornalisti cinematografici). “Esprimiamo viva preoccupazione per le conseguenze di un avvicendamento che cade in una stagione tanto delicata per il cinema italiano. Siamo stupiti da questa scelta incomprensibile, tanto più in considerazione dei risultati raggiunti dopo il lungo e proficuo lavoro svolto in questi anni”. Sempre nella loro nota le associazioni di categoria ricordano come la Rummo sia stata “un interlocutore attento e sensibile per tutti coloro che si occupano di cinema, in Italia e non solo”.
Intanto non si conosce il nome del nuovo direttore generale per il cinema, il ministro Giuliano Urbani non ha infatti ancora reso noto il sostituto, anche se si vocifera la possibile nomina di Alberto Profita.
Nel frattempo sulla nuova commissione consultiva per il cinema, appena nominata da Urbani, è polemico il critico Callisto Cosulich, ex componente della commissione stessa: “L’avvicendamento mi ha colpito molto. Io avevo da leggere tante sceneggiature che mi erano state inviate, ma in seguito un ordine del giorno ci ha tolto il problema. Si tratta di 200 sceneggiature di opere prime per l’articolo 8 e 60 sceneggiature del Fondo di garanzia, che dovevamo discutere. I nostri successori dovranno fare in due mesi quello che avremmo dovuto fare noi in sei mesi”.