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Audrey Tautou moglie dell’esploratore Cousteau
L'attrice francese apparirà in tre film attualmente in post produzione: il biopic The Odyssey di Jérôme Salle, Eternité di Tran Anh Hung e Ouvert la nuit di Edouard Baer
Audrey Tautou apparirà nei prossimi mesi in tre film francesi attualmente in post produzione: il primo, in uscita a fine agosto, è Eternité che il regista Tran Anh Hung, rivelato anni fa da Il profumo della papaya verde e Cyclo, ha tratto dal romanzo di Alice Ferney “L’elégance des veuves” chiamando ad interpretarlo anche Mélanie Laurent e Bérénice Bejo.
La storia segue le vicende di diverse famiglie nel corso di oltre un secolo concentrandosi sul tema della maternità attraverso la vita di tre donne che si confrontano con la tragedia e l’infelicità mantenendo la loro dignità.
Il secondo film è The Odyssey, la biografia, in uscita in autunno diretta da Jérôme Salle, del celebre esploratore marino Jacques Cousteau, (interpretato da Lambert Wilson), in cui l’attrice quarantenne di Amelie recita il ruolo di Simone, la moglie del protagonista, ed è affiancata anche dalla nuova star francese Pierre Niney.
Infine in Ouvert la nuit, terzo lungometraggio diretto dall’attore Edouard Baer che ne è anche il protagonista, Audrey Tautou si muove all’interno di una commedia/road movie parigina in cui uno stravagante regista teatrale, travolto dai debiti e braccato da ufficiali giudiziari, ha una notte di tempo per trovare il denaro necessario a salvare la sua compagnia tra bugie, peripezie e catastrofi varie.
Cannes 2016
Da Cannes due documentari e tre film di finzione per I Wonder Pictures
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Michel Hazanavicius gira ‘Redoutable’
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Golino: “Unanimità? Quasi, ma è stato faticoso”
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
Ken Loach: un altro mondo è possibile
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi