Dopo quelli con la Francia all’Italian Pavilion di Venezia 79 si sono omaggiati i rapporti di amicizia e affari con un altro paese, gli Stati Uniti protagonisti del panel Economic Impact of Audiovisual and Cinema Productions on States and Regions in the USA and Italy uno degli appuntamenti della DGCA del MiC.
Al centro dell’incontro case studies, testimonianze di produttori, dati e statistiche per comprendere quale siano: impatto mediatico, richiamo turistico e ricaduta economica, dietro alla realizzazione di un prodotto audiovisivo su un territorio. Dopo gli interventi in apertura di Roberto Stabile e Charles H. Rivkin (Chairman e CEO, MPA) i lavori hanno visto una prima sessione internazionale – There Is No Business Like Show Business – moderata da Stan McCoy (Presidente e Managing Director di MPA EMEA) a cui hanno partecipato: Andrew Hall (Head of Government & Regulatory Affairs, NBCUniversal International Ltd), Lee Rosenthal (Presidente, Worldwide Physical Production, Paramount Pictures and Nickelodeon Studios), Iole Giannattasio, responsabile degli affari internazionali e giuridici e dell’unità di ricerca all’interno della Segreteria DGCA del MiC e Nicola Maccanico (CEO, Cinecittà) che ha ricordato come l’attenzione verso gli strumenti economici da destinare all’audiovisivo sia stata la molla che ha plasmato l’industria negli ultimi anni contribuendo a far diventare il nostro paese uno dei più gettonati dalle produzioni estere, in particolare americane:
“Negli ultimi anni abbiamo visto un crescente interesse verso il mondo dell’audiovisivo italiano da parte degli esponenti dei nostri Governo e delle istituzioni. Giuliano Urbani addiritura nel 2004 gettò le basi per uno sguardo più industriale al mondo del cinema e per la nascita di misure automatiche come il tax credit che poi grazie all’intervento di Francesco Rutelli e poi di Dario Franceschini è diventato lo strumento di fondamentale rilevanza che oggi conosciamo: la buona notizia è che qualsiasi sia il prossimo Governo i nostri rappresentati politici hanno capito che la nostra industria è cruciale. E’ anche grazie a questa visione che oggi siamo in grado di attirare produzioni sul nostro territorio, come Cinecittà poi stiamo investendo molto per aumentare la nostra capacità produttiva, quella tecnologica, e la nostra ecosostenibilità. I nostri 19 teatri esistenti sono già pieni e la qualità dei nostri servizi e delle nostre maestranze sta facendo la differenza. Stiamo anche crescendo significativamente nel mondo della realtà virtuale. Usa e Italia sono due paesi legati da molti anni da una rispetto reciproco e quando lavorano insieme sono in grado di ottenere risultati importanti. Specificamente poi il nostro paese è ormai un luogo dove le produzioni americane possono beneficiare di un grande gioco di squadra tra gli operatori industriali e le nostre istituzioni che hanno un obiettivo comune: attrarre grandi film e serie internazionali e quindi investimenti esteri. Che generano lavoro ed effetti positivi per la nostra collettività”.
Una seconda sessione dedicata ai case studies ha visto prendere la parola Maria Pia Ammirati (Direttrice della direzione Rai Fiction), Madeleine de Cock Buning (Vice President, Public Policy EMEA for Netflix), Marco Valerio Pugini (Presidente, Panorama Films and Italian Association of Production Service Companies, A.P.E.), Alessandro Saba (Director Original Productions, The Walt Disney Company Italy) e l’intervento conclusivo di Nicola Borrelli.
Subito a seguire si è tenuta una tavola rotonda, un evento speciale in collaborazione con la Motion Picture Association, che ha analizzato il legame tra Italia e Hollywood in occasione dei 100 anni della MPA, per raccontare, tra testimonianze e ricordi, un secolo di presenza americana in Italia. In questa occasione, è stato proiettato il trailer di Hollywood, Cinecittà: L’industria cinematografica americana e l’Europa, docufilm diretto da Marco Spagnoli. Tra i partecipanti, inoltre, Enzo Sisti (Producer, Executive Producer), Stan McCoy, Gioia Levi (Administrator, Carol Levi and Company), Osvaldo De Santis (Former President e AD Twentieth Century Fox, Membro CDA di SKY) e Piera Detassis (Presidente e Direttore Artistico della Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello).
E' possibile iscriversi per team di nazionalità italiana composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi
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