Taraneh Alidoosti, una delle star del cinema iraniano, non parteciperà alla cerimonia degli Oscar 2017, in programma il 26 febbraio, in segno di protesta contro il provvedimento a cui sta lavorando l’amministrazione Trump che prevede la sospensione temporanea del rilascio di visti d’ingresso per chi arriva da sette Paesi a rischio “terrorismo”: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. Alidoosti, che è l’attrice principale del film Il cliente, in candidato come migliore pellicola straniera, ha espresso su Twitter tutta la sua contrarietà per il piano dell’amministrazione americana. “Il divieto di visto di Trump per gli iraniani è razzista”, ha detto l’attrice, annunciando l’intenzione di boicottare la cerimonia, malgrado le possibilità di vittoria del suo film, diretto da Asghar Farhadi, che ha già vinto l’Oscar nel 2012 per Una separazione. Tra le promesse sull’immigrazione fatte da Trump in campagna elettorale la più famosa è senza dubbio quella di costruire un muro al confine con Messico. Ma si è parlato anche di deportare due milioni di stranieri illegali, di controlli più rigorosi sugli immigrati e regole più strette per i visti. E di cancellare l’emissione di visti per i Paesi che non accetteranno i rimpatri.
Vito Giuseppe Zito: "i racconti degli anziani del paese per ricostruire luoghi e usanze. E quei bimbi “appesi a un filo” nel prezioso video dell’Archivio Luce". L’intervista
"Concentriamoci a fare un gran tifo per lo splendido Vermiglio di Maura Delpero!" ha aggiunto la regista e attrice
La Presidente di APA - Associazione Produttori Audiovisivi celebra l'eleggibilità per gli Oscar 2025 di C’è ancora domani, titolo entrato tra i 323 papabili per alcune categorie
Il film campione d’incassi è stato inserito dalla Academy nella lista dei 323 film 'eleggibili' per la 97ma edizione degli Oscar