Alla presenza di un’emozionata Arisa e un divertito Enzo De Caro, è stato presentato al festival di Giffoni in anteprima nazionale il film francese Un mostro a Parigi, cartone animato in 3D prodotto da Luc Besson, scritto e diretto da Bibo Bergeron già autore de La strada per Eldorado e Shark Tale. Arisa presta la sua bellissima voce al personaggio di Lucille (nella versione francese la voce è quella di Vanessa Paradis) una giovane chanteuse dal cantare angelico che, grazie al suo sguardo innocente e aperto sul mondo, è l’unica a non scappare e urlare davanti al ‘mostro di Parigi’: una pulce gigantesca nata dalla commistione di pozioni chimiche preparate da uno scienziato in trasferta in America, il cui laboratorio viene un giorno visitato da Emile, giovane proiezionista, e Raoul, uno strampalato trasportatore di merci varie.
Le disattenzioni e il muoversi clownesco dei due personaggi procurano nella serra laboratorio la caduta accidentale di alcune ampolle. La fuoriuscita del liquido contenuto mischiandosi causalmente, provoca la nascita e la crescita in forma gigantesca di piante e animali. Nascono così un girasole alto quanto la torre Eiffel e una pulce dalle dimensioni strabordanti.
A metà strada tra il gobbo di Notre Dame (per il suo aspetto fisico) e Spiderman (per le sue acrobazie sui tetti e i monumenti della città), la pulce, cioè il mostro di Parigi, diventa in breve tempo un incubo per la popolazione e contro di lui si scatena l’ira e la violenza del prefetto della città, che trova nella caccia al mostro l’occasione della sua vita per dimostrare a tutti di essere un eroe, rivelandosi però una sorta di poliziotto pieno di sé, vendicativo e dalla pistola facile.
A fermare la pochezza d’animo e la violenza gratuita del prefetto saranno la dolcezza e la determinazione di Lucille che, grazie alla voce incantevole che il Mostro rivela, a cui Lucille dà il nome di Francoeur, cioè cuore franco, si convince a portarlo con sé sul palcoscenico più importante della città, esibendosi insieme in suonate, ballate e cantate strabilianti. Ma il tentativo di Lucille di vedere nella pulce, non già il mostro di cui tutti parlano, ma una creatura diversa con delle qualità speciali, non dissuade il prefetto dal suo piano di distruzione.
Nella strenua lotta di difesa del mostro, Lucille sarà aiutata da Emile e da Raoul che, nel loro essere raccoglitori di qualcosa come film e oggetti di varia natura, rappresentano il tentativo di conservazione della memoria e del passato in un periodo (siamo nel 1910) in cui la città di Parigi è sommersa dall’acqua a causa di un eccezionale straripamento della Senna, che mette a dura prova il senso di unione e solidarietà della popolazione.
Enzo De Caro presta la sua voce a Emile, personaggio timido, impacciato ma forte nel suo amore per il cinema, da Melies ai fratelli Lumière. Francoeur è doppiato dal cantante Raf e Raoul da un contenuto Enrico Brignano. Il film, ben disegnato e con una sceneggiatura semplice ed equilibrata tra dialoghi e canzoni, si fa particolarmente emozionante quando Lucille canta e avvolge con la sua voce il sogno di una città capace di farsi culla della diversità.
Le canzoni e l’intera colonna sonora che accompagnano il sogno di Lucille in una Parigi restituita al pubblico nei suoi vicoli, giardini, tetti e lungo Senna ricchi di dettagli, hanno fatto emozionare e divertire il pubblico della giuria +10 del Giffoni Film festival. Per tutti gli altri bambini l’appuntamento con il film, distribuito in Italia dalla giovane Sunshine Pictures, è al prossimo novembre.
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