Arezzo, il cinema in una stanza

La sala d’attesa di un bordello (La viaccia di Mauro Bolognini), la biblioteca del Gattopardo, l’albergo fiorentino di Camera con vista, la cucina del Ciclone, la camera da letto di Giovanni dalle Bande nere (Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi), il salottino dèco del Conformista di Bernardo Bertolucci e persino il bagno di Eleonora Duse nel film che Ricky Tognazzi sta scrivendo sulla biografia della diva. Sono alcuni degli ambienti ricostruiti, con mobili d’epoca e pezzi rari, ad Arezzo per la mostra “Le stanze del cinema” (2 ottobre 7 novembre, Palazzo Chianini Vincenzi e Chiesa di S. Ignazio). Ideata da Pierluigi Bacci e curata da Cinzia Lo Fazio per conto dell’Associazione Italiana Costumisti e Scenografi, l’iniziativa nasce dalla collaborazione tra gli arredatori per il cinema e gli antiquari di Arezzo, che ogni prima domenica del mese organizzano un’importante fiera di oggetti, quadri e mobili antichi. Alla Scuola Nazionale di Cinema-CSC, che ha dato un forte sostegno, è toccato attingere all’imponente archivio fotografico di Via Tuscolana recuperando le foto di scena di Claudia Cardinale, protagonista sia del Gattopardo che del film di Bolognini.
Sponsor della mostra la Banca dell’Etruria e del Lazio, che sostiene anche il progetto di Storia del cinema italiano in quindici volumi, edito da Marsilio, un’impresa avviata da Lino Miccichè, che prosegue dopo la scomparsa del critico e studioso e che arriverà in porto nel 2007 con la pubblicazione dell’ultimo volume.