Appuntamento col miracolo francese


Nell’anno di The Artist e Quasi amici, arriva a proposito la seconda edizione di Rendez-vous, appuntamento con il nuovo cinema francese diretto da Vanessa Tonnini, a Roma dal 17 al 22 aprile.

Il 2011 si è chiuso con 215,6 milioni di spettatori, cifra record, dal 1967, per gli schermi d’Oltralpe. Di questo “miracolo” arrivano nella capitale una quarantina di titoli, per la maggior parte in anteprima, che spaziano dalla commedia al cinema d’autore, con molte pellicole viste nei festival internazionali. Il Fiamma e la Casa del Cinema ospitano la sezione Novità , l’Accademia di Francia propone Cineasti del presente , l’Institut Francais – Centre Saint-Louis dedica un focus a Mathieu Kassovitz. I film, proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano sono presentati da registi e attori francesi a volte accompagnati da un padrino italiano. La rassegna si sposterà poi a Palermo dal 2 al 4 maggio, a Milano dal 7 al 10 maggio, a Torino dall’11 al 13 maggio al Museo Nazionale del Cinema.

Emozione e ribellione sono il fil rouge della selezione. A rappresentarli al meglio è l’attrice e regista Valérie Donzelli con La guerra è dichiarata, rivelazione alla Semaine de la Critique di Cannes, candidato francese agli Oscar. Questa storia di una giovane coppia che lotta contro il cancro del figlio è il simbolo della capacità di presa sul mercato della produzione francese: con un budget di 1,5 milioni di euro ha sbancato il botteghino. In contemporanea con l’uscita francese arriva Cloclo di Florent-Emilio Siri, che ripercorre la vita spericolata del cantante Claude Francois. Nel film due nomi italiani, l’attrice Monica Scattini e il direttore della fotografia Giovanni Fiore Coltellacci, mentre l’icona della musica francese è affidata al volto di Jérémie Rénier, che, con un training di 5 mesi di canto, danza e studio della musica, è riuscito a dare complessità a una figura seducente e antipatice, fragile e geniale.

Ritroviamo l’attore belga, scoperto dai fratelli Dardenne, con 15 chili in più come protagonista di Possessions di Éric Guirado, un thriller psicologico alla Chabrol, ispirato a un fatto di cronaca. Tra gli chalet delle Alpi è ambientato invece L’enfant d’en haut di Ursula Meier, Premio Speciale della Giuria al 62° Festival di Berlino, pedinamento di un dodicenne che vive rubacchiando ai turisti del resort sciistico e poi riscende nell’altopiano industriale dove convive con la sorella, sbandata e senza lavoro, interpretata da Léa Seydoux. La neo-diva è protagonista, al fianco di Diane Kruger e Virginie Ledoyen, anche di Les adieux à la reine, sensuale affresco della Versailles alla vigilia della rivoluzione, firmato Benoît Jacquot, apertura della Berlinale.

Juliette Binoche e Anaïs Demoustier sono al centro dello scabroso film-inchiesta sulla prostituzione giovanile Elles, diretto da Malgoska Szumowska. Charlotte Rampling e Irene Jacob sono al servizio della commedia Rio Sex Comedy di Jonathan Nossiter regista dissacrante alla ricerca di un’utopia del vivere. Un’inedita Stefania Rocca è protagonista di The Invader, il film ipnotico e sensuale del videoartista Nicolas Provost. Vincent Cassel diventa monaco austero e tormentato per il noir erotico-gotico Le moine di Dominik Möll. A Guillaume Canet il regista Cédric Kahn offre l’occasione di una bella interpretazione nel dramma sociale Une vie meilleure che segue la storia di due giovani che tentano di realizzare il progetto di un ristorante sulla riva di un lago.

Non manca il pluripremiato L’exercice de l’État di Pierre Schoeller, indagine sulla politica e il potere, costruita come un thriller e affidata a un ottimo cast dove spicca Michel Blanc. Per il cinema-contro segnaliamo il ribelle Mathieu Kassovitz, regista, sceneggiatore, attore del dramma storico L’ordre et la morale. Per il cinema di genere ecco Nuit blanche, avvincente poliziesco firmato da Frédéric Jardin. Tra i nuovi volti, da segnalare Louise Bourgoin protagonista di Un heureux événement, commedia romantica, firmata da Rémi Bezanon, e di un’altra commedia L’amour dure trois ans di Frédéric Beigbeder.

Per il documentario da segnalare Indignados, visionario manifesto socio-politico a firma Tony Gatlif; l’intenso Ritals delle sorelle Chiarello e ancora cinema civile e militante, premiato ai César 2012, con Tous au Larzac di Christian Rouaud che racconta con ironia e passione la battaglia del Larzac, episodio di ribellione civile durato dieci anni.

Direttamente dal celebre studio di Folimages: Une vie de chat di Alain Gagnol e Jean-Loup Felicioli realizzato con oltre 6.000 pastelli a cera acquerellabili che riproducono la magia delle notti parigine dove si aggira il simpatico gatto Dino. Animato con tecnica tradizionale, commentato da sax a sonorità jazz, un film di animazione destinato a un ampio pubblico. L’insolita coppia Rémi Bezanon e Jean-Christophe Lie firma Zarafa, ancora cinema di animazione prodotto con tecniche tradizionali. Un road-movie che ripercorre il lunghissimo viaggio dal Sudan a Parigi, di un bambino e una giraffa con un susseguirsi di colpi di scena e di repentini cambi di ambientazione. Ancora cinema per bambini con La nouvelle guerre des boutons di Christophe Barratier. Ispirato al classico di Louis Pergaud, è il remake del celebre film di Yann Samuell, racconta le avventure, i giochi e le battaglie dei bambini del villaggio di Longeverne, all’epoca della Repubblica di Vichy.

La madrina del festival è Carole Bouquet, interprete di Impardonnables, ultimo film di André Téchiné. Altro omaggio è quello a Georges Méliès con la versione rimasterizzata del celebre Le Voyage dans la Lune, realizzato nel 1904, quest’anno sotto i riflettori grazie all’omaggio reso da Martin Scorsese con Hugo Cabret.

L’Accademia di Francia a Villa Medici presenta una vetrina del giovane cinema francese con registi emergenti come Valérie Massadian, Pardo per la migliore opera prima al Festival di Locarno, Bruno Rolland che firma Léa, la sua prima sceneggiatura, assieme all’attrice Anne Azoulay, e l’attrice Estelle Larrivaz che si cimenta come regista con Le paradis des bêtes affrontando un argomento tabù come la violenza domestica con un registro originale che mescola dramma, favola e thriller.

La giuria del pubblico, presieduta dalla giornalista Gloria Satta, assegna un “Premio distribuzione” che consiste nella produzione di una copia in versione originale, sottotitolata in italiano, da immettere sul circuito nazionale. Torna anche il mini-marché dei produttori e dei distributori: una decina di società leader di export propongono le loro novità agli addetti ai lavori italiani, lanciando progetti di coproduzione.

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12 Aprile 2012

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