“Approvato il decreto Valore Cultura. Grazie al personale del ministero per i Beni Culturali e a tutti quelli che hanno collaborato alla buona riuscita del lavoro”. Lo scrive il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Massimo Bray su Facebook. Dopo il voto positivo del Senato, arrivato lo scorso 24 settembre, oggi la Camera ha approvato con 323 voti favorevoli e 17 contrari, solo quelli della Lega. Il M5S si è astenuto. Torna a 90 milioni di euro la cifra destinata al tax credit per il cinema, ma (questa è una novità inserita nell’iter parlamentare) al fondo ora potranno accedere anche i comparti della fiction e dell’audiovisivo in genere. A tal fine, quindi, le risorse del fondo tax credit salgono a 110 mln di euro complessivi.
Per Bray “la cultura torna ad essere davvero al centro delle politiche di sviluppo del governo, in una chiave propositiva e volta a restituire vitalità ad un settore strategico e identitario per il Paese. Certo, rimane ancora molta strada da compiere, ma non per questo viene meno l’orgoglio di aver raggiunto un obiettivo davvero importante per la difesa e la promozione della cultura e del patrimonio artistico. Non posso però fare a meno di ricordare, ancora una volta, come il Decreto sia stato approvato in un giorno dolorosissimo, in cui molte donne, molti bambini e molti uomini hanno perso la vita a Lampedusa. Qualcuno ha detto che la fuga dalle situazioni di difficoltà è l’ultimo modo per mantenersi vivi e continuare a sognare. Oggi si è spenta anche quell’ultima speranza di sognare e di vivere per molti, davvero troppi uomini”.
“La definitiva approvazione del decreto Valore Cultura, nelle attuali e difficili contingenze del Paese, è senza dubbio un fatto di significativo rilievo politico che dovrà restare ben presente nella futura attività del governo e del Parlamento”. Così afferma Carlo Fontana, presidente dell’Agis, che, insieme alla positività del provvedimento per il tax credit cinema, rileva i discutibili interventi per le fondazioni lirico sinfoniche e le omissioni, da recuperare a breve, che non hanno consentito di eliminare i negativi effetti della spending review su quelle istituzioni culturali dello spettacolo equiparate alle pubbliche amministrazioni, e di considerare istanze concrete per il teatro, la musica, la danza nonché per gli spettacoli viaggianti e i circhi, questi ultimi addirittura destinatari di un’attenzione negativa. “Unitamente alle parole del presidente Letta (cultura ed educazione dovranno essere il centro della nostra ripartenza) sottolineiamo l’impegno del governo e del Parlamento nell’aver condotto a buon fine il provvedimento in circostanze difficili – aggiunge il presidente dell’Agis – augurandoci che ciò, come detto dal ministro Bray, segni “l’avvio di un percorso” teso ad affrontare e risolvere in modo coordinato e condiviso i problemi della cultura e dello spettacolo, definendo nuove regole, con risorse adeguate, ed uscendo dalla disorganicità di norme che tutt’ora affastellano la gestione delle imprese del settore”.
“I dati su Cinema Revolution sono estremamente positivi. Un plauso al ministro Sangiuliano, al sottosegretario Borgonzoni e agli uffici del Ministero della Cultura per aver riproposto l’iniziativa a sostegno del cinema...
Il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha annunciato che il Fus sarà rimpiazzato dal Fondo Nazionale per lo spettacolo, previsto anche un rafforzamento del tax credit e un maggior sostegno alle sale
Lo ha annunciato la Senatrice Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura durante un convegno alle Giornate professionali del cinema di Sorrento. Guarda il video
Pubblicato l’Avviso pubblico per l’assegnazione dei fondi PNRR destinati alle imprese culturali e creative a supporto del percorso di innovazione e transizione digitale dell’intera filiera. Ad annunciarlo è Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato per la Cultura