VENEZIA – “L’atteggiamento sessista ad Hollywood c’è, non ci sono dubbi, ma credo anche che le cose stiano cambiando”. Lo afferma Annette Bening, presidente della giuria di Venezia 74 in questa edizione che batte molto sul rovesciamento dei ruoli (anche con il maestro di cerimonie Alessandro Borghi al posto della classica madrina). L’attrice americana, quattro volte candidata all’Oscar per Rischiose abitudini, American Beauty, Being Julia e, nel ruolo di una moglie lesbica, I ragazzi stanno bene, sposata con il collega Warren Beatty e madre di 4 figli, è pronta per affrontare il difficile compito di assegnare il Leone d’oro insieme a una compagine in cui le presenze femminili sono tante, con Jasmine Trinca, Michel Franco, Rebecca Hall, Anna Mouglalis, David Stratton, Edgar Wright, Yonfan, Ildikò Enyedi. Ma non premierà una donna solo per la sua appartenenza al genere: “Non ho accettato l’incarico con questo atteggiamento. Come donne dobbiamo essere astute e creative. La maggior parte delle persone fanno fatica a farsi produrre film a prescindere dal proprio sesso e per quanto resistano atteggiamenti sessisti io penso che per prime le donne debbano fare film che piacciono a tutti e questo migliorerà ancora di più le cose. C’è tanta strada da fare, ma la direzione è quella giusta”. Prima di lei, soltanto 5 donne hanno ricoperto il ruolo di presidente della giuria. Dopo il festival la 59enne, qui a Venezia con un look molto sobrio, con capelli corti e occhiali da vista, tornerà sul set per Georgetown, l’esordio alla regia di Christoph Waltz (il ‘bastardo’ senza gloria di Tarantino e spalla di Matt Damon in Downsizing di Alexander Payne), storia di una scalata sociale tra i potenti di Washington.
Si è conclusa con gli interventi di Umberto Galimberti e Vincenzo Vitiello l’edizione 2017 di Lido Philo. La sala piena in cui talvolta si sono dovute aggiungere sedie per gli spettatori, è una conferma dell’interesse che il pubblico della Mostra di Venezia mantiene per occasioni di dibattito culturale critico
Doppio appuntamento con l’animazione in sala questo weekend, che vede in programma Cars 3, tradizionale cartoon Pixar per bambini in CGI, ma anche Gatta Cenerentola, versione futuristica e adulta della novella raccolta da Basile, che ha incantato la Mostra di Venezia
Il ministro della cultura israeliana Miri Regev ha protestato per non essere stata invitata alla cerimonia degli 'Ophir', gli Oscar dello Stato ebraico in seguito al suo attacco contro il film Foxtrot di Samuel Maoz
La rassegna propone nella Capitale una selezione di titoli provenienti delle varie sezioni di Venezia 74, in versione originale con sottotitoli in italiano. Oltre 40 titoli nelle 11 sale coinvolte, interessando i quartieri Prati (Adriano, Eden, Giulio Cesare), Trastevere (Nuovo Sacher, Intrastevere), Pinciano (Barberini, Savoy, Mignon), il centro storico (Farnese, Quattro Fontane) e Testaccio (Greenwich)