Le attività ANICA a Venezia 73 si concentrano in tre iniziative:
Giovedì 1 settembre: AnicaIncontra Focus Cina Hotel Excelsior, 1-2 settembre (leggi il programma). Al via il primo appuntamento del ciclo ANICA Incontra organizzato dalla Direzione Generale Cinema – MiBACT e ANICA con la Biennale di Venezia, con altri partner indicati nel programma. Il convegno Focus Cina prevede due giornate di incontri, dibattiti e riflessioni sullo stato dei rapporti tra Italia e Cina e sulle prospettive di collaborazione delle industrie dell’audiovisivo.
Lunedì 5 settembre: AnicaIncontra: Focus Balcani, Hotel Excelsior, Sala Conferenze Tropicana, Italian Pavilion, ore 11.00. ANICAIncontra presenta il secondo appuntamento Focus Balcani dal titolo “Italia e Paesi Balcanici, da un lato all’altro dell’Adriatico” dove entrambi i paesi presenteranno i rispettivi fondi di sostegno pubblico al settore cinematografico. L’incontro è organizzato dalla Direzione Generale Cinema – MiBACT e ANICA in collaborazione con la Biennale di Venezia.
Martedì 6 settembre: Anica, Fapav, Mpaa e Univideo presentano ‘Io faccio film–chi ama il cinema non lo tradisce’, Hotel Excelsior, Sala Conferenze Tropicana, Italian Pavilion, ore 14.00. Per la prima volta in Italia ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), MPA (Motion Picture Association EMEA) e UNIVIDEO (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online) danno vita al progetto ‘Io faccio film’, una straordinaria campagna nata per sostenere e valorizzare le professionalità del cinema italiano e gli appassionati della settima arte.
Con oltre 170mila professionisti impiegati, infatti, l’industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce un’importante risorsa culturale, economica e occupazionale per il nostro Paese. La campagna ìIo faccio film’ si propone di chiamare in campo non solo l’industria cinematografica, le istituzioni e gli addetti ai lavori ma anche il grande pubblico, perché chi ama il cinema e lo guarda in modo legale “fa” film, proteggendo e rendendo possibile la loro esistenza e soprattutto contribuendo alla realizzazione di nuove opere.
Un importante progetto nato con l’obiettivo di tutelare con amore e orgoglio quel sogno che si si costruisce dietro la macchina da presa e rendere consapevoli e partecipi del lavoro di squadra quotidiano necessario alla realizzazione di un contenuto audiovisivo.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"