Anica su Decreto Ristori bis e cassa integrazione

Nel Decreto Ristori Bis ampliamento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori del mondo dello spettacolo


È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ristori bis, che introduce, con decorrenza dal 9 novembre, ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Anica si è fatta fin da subito principale promotore della richiesta di modifica del decreto in materia di ammortizzatori sociali per i lavoratori del mondo dello spettacolo, consapevole delle enormi difficoltà che il settore cinematografico e audiovisivo sta vivendo.

Con il nuovo Decreto sarà dunque consentito chiedere fino nove settimane di ammortizzatore previste dal Decreto Agosto fino al 15 novembre 2020, e questo trattamento verrebbe applicato anche ai lavoratori che risultano assunti alla data di entrata in vigore del suddetto Decreto. Per Mario Fusani, avvocato ed esperto giuslavorista che assiste Anica: “la modifica apportata dal Decreto-Legge c.d. Ristori bis approvato dal Governo venerdì 6 novembre scorso è molto importante per i lavoratori assunti con contratti a termine nelle produzioni cine-audiovisive a partire dal 13 luglio, e quindi potenzialmente esposti – malgrado il rigido protocollo di sicurezza osservato sui set – al rischio di interruzioni lavorative dovute all’emergenza sanitaria. Finora quei lavoratori erano esclusi dalla cassa integrazione o dal Fis, cosa a cui il nuovo decreto sembra aver posto rimedio. Con il nuovo Decreto Ristori bis è consentito infatti chiedere fino nove settimane di ammortizzatore fino al 15 novembre 2020 (per le sospensioni dal lavoro dal 1° al 30 settembre) e questo trattamento verrebbe applicato anche ai lavoratori assunti che siano incorsi in un’interruzione forzata del loro rapporto di lavoro causa Covid. Confidiamo tuttavia che sia chiarito con urgenza anche che il ‘nuovo’ periodo di Cassa del Decreto Agosto sia esplicitamente ricompreso nell’oggetto della proroga, essendo tra l’altro destinato ad aziende che non si erano ancora potute attivare con la procedura di consultazione sindacale (che dura almeno 3 giorni) e che dovrebbe tuttavia concludersi in soli 5 giorni, dal oggi al 15 novembre”.

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10 Novembre 2020

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