Leafie è una gallina coraggiosa, personaggio famoso in Oriente grazie al libro di Hwang Sun-mi, autore coreano con vendite da capogiro. Ora è protagonista di un poetico cartone animato, Leafie – La storia di un amore di Oh Seongyun, che in patria ha messo in seria difficoltà anche campioni del calibro di Kung Fu Panda 2 e Harry Potter. Un evento sensazionale. “Uscito inizialmente in Cina e a Pechino in 2.000 schermi – ci racconta Angelo Bassi che lo distribuisce in Italia con Mediterranea Productions, a partire dal 20 aprile – è cresciuto arrivando a coprirne 3.000. Noi inizieremo con una cinquantina di copie. Poi si vedrà. Intanto ci sono le anteprime: il 15 marzo al Palladium di Roma in occasione del Cortoons Festival, e poi a Firenze, al Korea Film Fest, sabato 24. L’ho scoperto al mercato di Cannes, quando era ancora in fase di produzione”.
Caratteristica fondamentale della pellicola è il suo approccio naturalistico molto realistico: si possono facilmente identificare i tipi di fiori, gli alberi e gli insetti che interagiscono coi protagonisti. Anche la storia mantiene questo stile, insistendo molto sulle leggi della natura e le regole che intercorrono nei rapporti tra cacciatore e preda. Più vicino, insomma, a Bambi che a Madagascar e Il Re Leone, dove i grandi felini, che hanno il ruolo di ‘buoni’, non cacciano e non mangiano gli altri animali. Ma per altri versi, alla memoria tornano gli arabeschi poetici del Sepulveda di La gabbianella e il gatto.
Bassi, produttore e distributore molto attivo – ha al suo arco, tra gli altri, Antonio guerriero di Dio, My Father con Charlton Heston e Murray Abraham, Pontormo con Joe Mantegna – ha già un programma fitto di impegni per i prossimi mesi. Tra maggio e giugno distribuirà Headhunters, un thriller norvegese tratto dal bestseller di Jo Nesbo – 6 milioni di copie vendute, in arrivo anche da noi a fine anno con Einaudi – che ha fatto furore al Noir Film Festival di Courmayeur e di cui si sta preparando anche un remake statunitense a cui si è interessato nientemeno che Mark Whalberg.
E ancora, due italiani. Il primo, Sarebbe stato facile, è una commedia, ancora in lavorazione, prevista per fine ottobre – inizio novembre. Protagonisti sono un gruppo di comici toscani provenienti in gran parte da ‘Aria Fresca’, il celebre varietà televisivo condotto da Carlo Conti, andato in onda tra il 95 e il 96 , prima su TeleRegione e poi su Video Music e Telemontecarlo, che ha dato i natali artistici anche a Panariello, Pieraccioni e Ceccherini. Il regista del film, che è anche uno dei suoi interpreti, è Graziano Salvatore, alla sua opera prima, affiancato nel ricco cast da Niki Giustini, Alessandro Paci, Katia Beni, Novello Novelli e Beatrice Maestrini. Una commedia sopra le righe dove si parla di omosessualità e adozione.
Il secondo, 12/12/12, un film di fantascienza nostrano che, come si può facilmente intuire dal titolo, parla della fine del mondo, e dello sbarco degli alieni, in linea con altre produzioni recenti del nostro paese come L’ultimo terrestre di Gipi e L’arrivo di Wang dei Manetti Bros. Il regista Massimo Morini, assieme al gruppo Buio Pesto, aveva realizzato in passato il supereroistico Capitan Basilico, e ora sta ultimando le riprese a Genova.
“Dovrebbe esser pronto per l’inizio dell’estate ma noi lo distribuiremo naturalmente ai primi di dicembre – dice Bassi – proprio per sfruttare la coincidenza di questa data che si verifica ogni cent’anni. Speriamo però che la fine del mondo non arrivi – conclude scherzosamente – o gli incassi ne risentiranno”.
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