“Il mercato cinematografico italiano in sala oscilla da anni attorno alla soglia dei 100 milioni di spettatori senza riuscire a trovare lo slancio per ambire a ben più rilevanti risultati. E’ per questo che l’Associazione ha voluto avviare un confronto con produttori, distributori, autori e con le Istituzioni, per riflettere sul rilancio del mercato sala, sul futuro del cinema in sala e sulla produzione nazionale”.
E’ quanto affermato da Luigi Cuciniello, presidente Anec, associazione nazionale esercenti cinema, in apertura del convegno promosso dall’Associazione e dedicato alla sala cinema, alla produzione e alla creatività, in programma fino a domani a Roma, presso l’Agis. Nel fare il quadro della situazione attuale del settore sono stati presi in considerazione alcuni dati: per quanto riguarda il numero di sale sono 857 i cinema che hanno chiuso in Italia dal 2003 al 2014, per lo più piccole sale cittadine, a fronte di 136 complessi aperti, con un saldo negativo pari a 721 strutture. In termini di schermi il saldo è comunque positivo: 1141 quelli aperti, a fronte di 1056 chiusi, per un incremento di 85 schermi. Negli ultimi anni, secondo i dati Cinetel, il numero di biglietti venduti nei cinema si è mediamente attestato intorno ai 100 milioni, toccando la punta massima nel 2010 con 110 milioni, passando a 101 nel 2011, 91 nel 2012, 97 nel 2013 e 91 l’anno scorso. Stabile anche la quota di mercato dei film italiani che si attesta su una media del 30%. Positiva la partenza del 2015: dal 1° gennaio al 12 aprile i biglietti staccati hanno visto un incremento dell’11,7%, rispetto all’analogo periodo del 2014. Partendo da questa situazione di mercato, sono diversi i temi su cui riflettere. Tra questi, secondo il presidente dell’Anec, la stagionalità dell’offerta, i contenuti creativi della produzione nazionale, il coinvolgimento del pubblico, il ruolo dell’esercizio, il sostegno pubblico e privato.
Alla prima fase dei lavori del convegno è intervenuto Andrea Occhipinti, presidente della Sezione Distributori dell’Anica, affrontando in particolare i temi della promozione e della stagionalità. Sul primo punto Occhipinti ha parlato della Festa del Cinema, annunciando che, a seguito del confronto con le Associazioni dell’Esercizio che negli ultimi mesi hanno lavorato sul tema, l’Assemblea dei Distributori Anica ha proposto di realizzare due edizioni della manifestazione, una il prossimo autunno, e l’altra nella primavera del 2016. Sulla stagionalità, Occhipinti ha affermato che la prossima estate l’offerta sarà decisamente più ricca rispetto agli anni passati e che, per favorire l’uscita dei film italiani nei mesi più caldi, è stato chiesto un intervento al MiBACT al fine di aumentare i contributi sugli incassi dei film programmati in estate. Su quest’ultimo tema è intervenuto anche Gianatonio Furlan, vicepresidente Anec, sottolineando l’esigenza di prevedere delle fasi stagionali sottoposte ad una “maggiore tutela” da parte dei soggetti che operano sul mercato e un particolare sostegno da parte dello Stato. Furlan ha inoltre affrontato il tema della digitalizzazione delle sale, per la quale dal 2009 l’esercizio italiano ha investito circa 250 milioni di euro, e della necessità di prevedere un supporto per l’aggiornamento o la sostituzione degli impianti digitali installati in questi anni. Sulla criticità nella gestione delle sale cinematografiche è intervenuto Luigi Grispello, vicepresidente Anec, puntando l’attenzione su quali condizioni potrebbero migliorarne la redditività e, in particolare, sull’esigenza di una iniziativa congiunta tra i professionisti del settore, accompagnata da una condivisa attività normativa delle Istituzioni. Nel convegno, che prosegue fino a domani, si continuerà a discutere delle priorità e delle criticità del settore con l’obiettivo di definire delle proposte per il sostegno e il rilancio del cinema in sala, anche in vista degli annunciati provvedimenti di riforma del cinema.
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