Con la sua opera prima, Il fuggiasco, ha affrontato la drammatica vicenda biografica di Massimo Carlotto, che fuggì a Parigi e poi in Messico per evitare la condanna per l’omicidio di Margherita Magella, che cercò di salvare, macchiandosi di sangue, quando ne trovò il corpo. Ora Andrea Manni dirigerà Voce del verbo amore, storia di una coppia nata da un soggetto di Maurizio Costanzo.
Dopo la tragica storia di Carlotto, una storia d’amore. Un deciso cambio di genere…
Il bello del mio mestiere è poter cambiare e affrontare nuovi percorsi. Dopo Il fuggiasco, ora sono felice di realizzare una commedia dei sentimenti, la cui regia mi è stata affidata dai produttori, Medusa e Rodeo Drive. A partire dal soggetto, ho sviluppato la sceneggiatura del film insieme allo stesso Costanzo, a Anne Riitta Ciccone e Silvia Ranfagni.
Qual è la storia di Voce del verbo amore?
I protagonisti sono una giovane coppia di 35enni – interpretati da Giorgio Pasotti e Stefania Rocca – che stanno insieme da sempre, hanno due figli di 7 e 9 anni e a un certo punto decidono di separarsi. Si trovano così ad affrontare una nuova esistenza da single per cui si sentono inadeguati, tant’è che dicono di separarsi ma in realtà non si lasciano veramente. Solo in seguito decidono davvero di lasciarsi, per poi riprendersi e concludere la storia con un happy ending.
Sarà un film “a due”, tutto focalizzato sui due protagonisti?
No, non sarà solo incentrato sulla coppia, ma sarà un film corale. Tra gli altri attori ci sono Cecilia Dazzi, Mandala Tayde e, spero di averne la conferma a breve, Simona Marchini. Inizieremo a girare il prossimo 16 ottobre per 8 settimane, e il film sarà pronto probabilmente per marzo 2007.
Tempo fa si parlava di un suo film di nuovo tratto da un romanzo di Carlotto…
Il progetto di trasposizione dal romanzo di Carlotto “Il mistero di Mangiabarche”, è stato congelato per vari motivi, ma spero di poterlo riprendere un giorno. Nel frattempo ho acquistato i diritti di “Fiona“, il romanzo di Mauro Covacich: la storia di un autore televisivo, marito e padre adottivo, alla ricerca della sua identità. Mi piacerebbe che fosse quello il mio film successivo.
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