Anche tre italiane tra le 40 donne più influenti del cinema mondiale

Nello studio pubblicato da 'The Hollywood Reporter' le figure pionieristiche che da un capo all’altro del pianeta stanno producendo i successi del futuro


Dalla Norvegia alla Nigeria, dal Messico alla Cina, sono davvero tante le donne che ricoprono ruoli chiave nella settima arte, sia dal lato manageriale che da quello creativo. Ma nonostante il successo strepitoso della Barbie di Greta Gerwig, “la parità di genere nel settore cinematografico globale rimane un obiettivo lontano”.

A tornare sull’argomento è un recente studio pubblicato da The Hollywood Reporter, “Re-Framing the Picture”, condotto da un gruppo di ricerca internazionale e multidisciplinare che esamina le industrie cinematografiche tedesca, britannica e canadese, e prevede che, al ritmo attuale dei progressi, una vera uguaglianza 50-50 nelle posizioni chiave non sarà possibile fino al 2041 in Germania, fino al 2085 nel Regno Unito e fino al 2215 in Canada.

Non è una previsione ottimistica per le produttrici, manager e dirigenti cinematografiche scelte da THR come le donne più influenti nel cinema internazionale, che tuttavia continuano a trovare nuovi modelli per produrre, finanziare e distribuire film che danno spazio alle voci più diverse, nel segno dell’innovazione. “Oggi più che mai”, scrive il quotidiano online, “è necessario il loro impegno se si vuole realizzare l’obiettivo di un’industria cinematografica più rappresentativa e inclusiva”.

Il dossier presenta i profili delle donne che ricoprono ruoli di primo piano di case di produzione francesi, tedesche, britanniche, nigeriane, sudamericane, scandinave, in un elenco molto interessante che arriva a quaranta nomi, da tenere ben presenti quando sfilano i titoli di coda sul grande schermo, ma non solo.

Tra loro ci sono ben tre italiane: Francesca Cima (al centro della foto), Amministratore Delegato di Indigo Film, nota soprattutto per le sue collaborazioni con Paolo Sorrentino, prima fra tutte quella per il film premio Oscar La Grande Bellezza, attraverso la compagnia da lei co-fondata con Nicola Giuliano nel 2002. Tra le produzioni anche Qui rido io di Mario Martone e Comandante di Edoardo De Angelis, uno dei momenti clou di Venezia. Poi Another End, il romanzo di fantascienza di Piero Messina presentato in concorso a Berlino.

Poi Valeria Jamonte e Manuela Melissano, entrambe produttrici della Tempesta Film: mentre la prima (a destra nella foto) si occupa di scouting e sviluppo di progetti, la seconda (a sinistra nella foto) gestisce i soldi della casa di produzione, una delle ‘boutique’ più acclamate in Italia, che vanta talenti come Alice Rohrwacher, Chiara Bellosi e Margherita Vicario.

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14 Maggio 2024

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