“Il film di un’amata comica sull’abuso domestico trascina gli italiani, a frotte” è questo il titolo dell’articolo del “New York Times”, una delle più prestigiose testate al mondo, dedicato all’opera prima di Paola Cortellesi, C’è ancora domani. Un fenomeno di costume e un successo di critica e pubblico così unanime che non poteva restare relegato a lungo da questa parte dell’oceano. A scrivere il pezzo è Elisabetta Povoledo, che ha intervistato la regista a Roma.
“Certamente sono sorpresa – ha detto Cortellesi durante l’intervista – È un bel film e sono soddisfatta di quello che ho fatto”. Il film avrebbe “toccato un nervo scoperto del paese”, come sarebbe confermato – sottolinea la giornalista – dal clamore mediatico suscitato dal femminicidio di Giulia Cecchettin.
Il pezzo ripercorre la carriera artistica di Cortellesi per offrire un quadro chiaro del contesto in cui C’è ancora domani è uscito nelle sale, diventando uno degli incassi italiani più alti di sempre. “Voglio che abbia una lunga vita” afferma la regista parlando del suo film e della sua tournée italiana ed europea. Vista la popolarità che sta ottenendo anche oltreoceano, siamo sicuri che sarà così.
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