L’Associazione Nazionale Autori Cinematografici ha espresso soddisfazione per il provvedimento che intende andare nella giusta direzione nel regolare l’Intelligenza artificiale, in particolare per la parte che riguarda il cinema e l’audiovisivo e la tutela del diritto d’autore.
“Fin da quando, come autori, abbiamo incominciato a interrogarci sull’impatto che la IA avrebbe avuto sul nostro lavoro e quali potessero essere le basi per una regolamentazione normativa – ha dichiarato Francesco Ranieri Martinotti, Presidente Anac, – abbiamo trovato nella sottosegretario Lucia Borgonzoni un’interlocutrice attenta, che ha mostrato grande interesse per le nostre posizioni a tutela del lavoro intellettuale.”
Fondamentali nel testo le norme riguardanti l”opt in” cioè la necessità di un consenso esplicito degli autori per l’utilizzo delle loro opere da parte delle piattaforme generative allo scopo di “allenare” l’IA; altrettanto importanti le norme relative alla trasparenza tramite l’obbligo di un “marchio” che individui la provenienza “non umana” di un’opera.
Fortemente innovativa appare l’intuizione di escludere dai contributi pubblici alle produzioni le opere con una prevalente matrice creativa artificiale. Con l’auspicio che le forze politiche in Parlamento sappiano cogliere gli importanti elementi del DDL.
"Next Gen AI. Opportunità e lati oscuri dell’intelligenza artificiale nel mondo culturale e creativo" è il titolo della ricerca realizzata dalla SIAE con SWG e presentata dall'Associazione Civita
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