Il 18 aprile Ferrara ospita il regista israeliano Amos Gitai, che presenterà in anteprima il suo nuovo progetto cinematografico: un film su Doña Gracia Nasi, la donna d’affari rinascimentale che scelse proprio la città estense per tornare alla propria cultura madre: l’ebraismo. L’iniziativa di invitare Gitai è del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Meis, in collaborazione con Comune e Arci.
Appuntamento alle 17 nello shop del Museo; alle 21, al Cinema Boldini, si terrà la proiezione di Tsili. Durante la sua permanenza, il cineasta farà dei sopralluoghi in vista delle riprese su Doña Gracia Nasi. Gitai illustrerà i motivi che lo hanno spinto a puntare i riflettori sulla vita di questa donna straordinaria che, all’inizio del ‘500, animò anche la vita ferrarese. Qui, grazie all’apertura dei Duchi, si riavvicinò all’ebraismo, religione che la sua famiglia aveva abbandonato dopo l’editto di espulsione degli ebrei, firmato da Isabella e Ferdinando di Castiglia nel 1492.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
Recente la scoperta delle origini della madre, Rosa Nespeca, che avrebbe trascorso la sua giovinezza nel Piceno. In corso i tentativi di invitare Zemeckis nelle Marche
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Made in Italy presso il multisala Votiv Kino insieme alla casa di distribuzione austriaca Filmladen e l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il contributo del Ministero della Cultura
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute