CANNES – La giuria del festival di Cannes mostrerebbe già una preferenza, secondo una voce che ha preso a circolare con una certa insistenza sulla Croisette, accreditata anche dall’edizione odierna di ‘Variety’, per American Honey di Andrea Arnold. Il film avrebbe fatto impazzire il presidente George Miller e Kirsten Dunst. In particolare Miller sarebbe rimasto colpito dalla sua energia e vitalità, la Dunst dalla sua anima pop. Le colleghe Maren Ade (Toni Erdmann) e Nicole Garcia (Mal de pierres) non avrebbero invece suscitato particolari entusiasmi tra i giurati, mentre hanno fatto buona impressione gli altri due film americani del concorso, Paterson di Jim Jarmusch e Loving di Jeff Nichols, ma non abbastanza da entrare nel novero dei possibili premi maggiori.
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi