VENEZIA – Presentato fuori concorso alla Mostra American Dharma. Per il regista Errol Morris è “un documentario necessario”. Morris ha rivolto l’obiettivo su Steve Bannon, considerato l’ideologo di Donald Trump fino al suo allontamento dalla Casa Bianca nell’estate del 2017 ed ora punto di riferimento della nuova destra americana e in contatto con tutti i movimenti sovranisti europei.
“L’ideologia di Bannon è pericolosa ma non parlarne è più pericoloso”, dice Morris, democratico, che aveva appoggiato fattivamente la campagna elettorale di Hillary Clinton e che ha ricevuto forti critiche dopo la realizzazione del documentario, letto come una vetrina per un’ideologia di stampo fascista e razzista.
“Lo so che molti avrebbero preferito un continuo contraddittorio – dice Morris – con me che tentavo di inchiodarlo. Ma per me era prioritario cercare di capire. Perché un film su Bannon? Perché è importante per tutti – sottolinea il regista al Lido – capire quello che sta succedendo. Fare gli struzzi per non vedere il pericolo è sbagliato. C’è un pericolo. Dunque meglio riusciamo a capirlo meglio è. Sono un cineasta ma anche un giornalista. E il ruolo dei giornalisti è investigare. In American Dharma cerco di capire da dove viene fuori una ideologia pericolosa come quella di Bannon. Voglio capire perché si è generata, affinché non succeda più”, aggiunge il regista, spiegando che Bannon non fa parte della delegazione ufficiale del film alla Mostra del Cinema, “perché non è stato invitato”.
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