Almodovar: vorrei lavorare con Benigni e Germano

Si definisce la “bestia nera” del cinema spagnolo, perché confessa di non essersi “mai voluto piegare a mere logiche di diplomazia: ho detto sempre la mia, anche quando le mie parole potevano risultare scomode, e oggi non me ne pento: un artista, per essere tale, non può assolutamente rinunciare alla spontaneità”.

A parlare è Pedro Almodovar, che abbiamo incontrato a Roma alcuni giorni fa per l’anteprima del suo nuovo film, la colorata e scorretta “fly-comedy” Gli amanti passeggeri. Si dice appassionato del cinema italiano di ieri, e ci racconta che gli sarebbe piaciuto “lavorare con Totò, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman: dirigerli sarebbe stato un sogno”.

Sugli interpreti di oggi non ha dubbi: “Su tutti, vorrei lavorare con Roberto Benigni, perché è un grandissimo attore. Poi stimo molto Elio Germano, ho visto un suo film e l’ho trovato molto bravo. Ho avuto modo di vedere anche Mio fratello è figlio unico con Riccardo Scamarcio, lì lui e Elio formavano un bel duo, funzionano”.