Alla Semaine l’Italia c’è solo con le attrici

Cannes 65. Il cinema italiano, che nella selezione ufficiale è presente con Matteo Garrone, Bernardo Bertolucci e Dario Argento, quest’anno manca completamente dalle sezioni indipendenti. Oltre che nella Quinzaine des Réalisateurs, non batte bandiera tricolore nessun titolo della Semaine de la Critique, la sezione collaterale dedicata alle opere prime, che apre con l’inglese Broken fuori concorso, esordio di Rufus Norris con Cillian Murphy e Tim Roth. Sette film selezionati sui 1.200 visionati, con il vincitore dello scorso anno, Jeff Nichols con Take Shelter, che nel frattempo ha traslocato nella selezione ufficiale con Mud.

A svelarsi sulla Croisette, nel consueto spazio dell’Espace Miramar, saranno invece Au galop, del francese Louis-Do de Lencquesaing, interpretato dalla nostra Valentina Cervi, Aquì y allà di Antonio Méndez Esparza (Spagna-Usa-Messico), God’s Neighbors di Meni Yaesh (Israele-Francia), Hors les murs di David Lambert (Belgio-Canada-Francia), Peddlers di Vasan Bala dall’India, Los Salvajes di Alejandro Fadel dall’Argentina e Sofia’s Las Ambulance di Ilian Metev (Germania-Croazia-Bulgaria). E mentre ancora manca all’appello il film di chiusura, hanno l’onore della proiezione speciale il francese Augustine, con Chiara Mastroianni al fianco di Vincent Lindon, e l’opera seconda di Sandrine Bonnaire J’enrage de son absence, che ha nel cast un gigante come William Hurt.