Realizzare film a basso costo ma ad alta qualità, puntando sui nuovi comici. Questa la scommessa di Alessandro Siani che con il progetto Cattleya Lab s’impegna a scovare nuovi comici per seguirli nel debutto cinematografico. Il primo esperimento è stato il film Troppo Napoletano di Gianluca Ansanelli, il prossimo sarà La fuitina sbagliata. “Da Napoli ci spostiamo a Palermo, grazie a due comici giovani, pieni di grazia e scorrettezza: I Soldi Spicci”, annuncia l’attore e regista agli Incontri Internazionali di cinema di Sorrento.
Nel definirsi “un traghettatore cinematografico più che un produttore”, svela qualche anticipazione sul suo nuovo film da regista.
Come nasce l’idea di Cattleya Lab, con piccole commedie ad alto impatto territoriale?
Nasce per trovare una scorciatoia per realizzare progetti di giovani comici in tempi di crisi. Non è più un luogo comune, la crisi c’è e i film italiani incassano quasi la metà di quanto potrebbero. Cattleya Lab è una piccola soluzione per non bloccarsi. Perché ha deciso di sostenere le nuove generazioni di comici? Perché tra comici dobbiamo volerci bene: conosco bene la sofferenza del doversi barcamenare tra idiozia e genialità. Io stesso, il più delle volte, ricado sulla prima. Da ragazzo ebbi la chance di conoscere il produttore di Massimo Troisi, Mauro Berardi, che mi fece fare il mio primo film. Poi i progetti con Cattleya da Benvenuti al Sud in poi mi hanno cambiato la vita. Mi auguro possa capitare tutto questo a qualcun altro.
Dopo Troppo Napoletano ci si sposta a Palermo.
Il risultato di quel film ha superato le nostre aspettative e ci ha dato la forza per pensare ad altri progetti. Ritorniamo sul mercato con due comici palermitani Claudio Casisa e Annandrea Vitrano, I Soldi Spicci, un ragazzo e ragazza con la stessa grazia, eleganza e voglia di dissacrare i luoghi comuni di Ficarra e Picone. Stiamo ultimando il montaggio di La fuitina sbagliata che segna il debutto al cinema di Mimmo Esposito e racconta la classica fuga romantica di due ragazzi. L’uscita è prevista per ottobre.
Perché concentrarsi solo su comici del Sud?
Finora è capitato, ma abbiamo già individuato un comico del nord di cui non possiamo ancora parlare. Giuro che c’è un’attenzione democratica: almeno sulla comicità, ci proviamo.
Come selezionate i comici da “lanciare”?
I Soldi Spicci li vedemmo dal vivo in un locale a Roma. Altre volte guardiamo al web. Personalmente do molto peso al passaparola della gente che mi ferma e mi suggerisce comici che funzionano: è il pubblico oggi che ti dà le indicazioni migliori.
Cosa deve avere un giovane comico per convincerla?
Un’idea forte, perché al cinema funziona l’idea che deve essere accattivante per il pubblico.
La sua ‘supervisione artistica’ in che cosa consiste?
In una grande attenzione alla scrittura, anche se lascio massima libertà ai comici di potersi esprimere. In pratica faccio il 118 della regia: rispondo a domande, mi rendo utile.
Sta già lavorando al suo nuovo film da regista?
Ho già scritto un’idea che piace, non è escluso che torni a girare a Sorrento: mi auguro che I Soldi Spicci facciano un grande incasso così da produrre il mio film. Sarà un film di denuncia ironica: ho capito che l’era delle favole è conclusa. Oggi penso a una commedia che nel far ridere racconti tutto quello che viviamo e fotografi l’Italia con tutti i suoi problemi, come fosse un “selfie” della vita.
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