Alessandro Comodin alla Semaine

I tempi felici verranno presto, selezionato dalla Semaine de la Critique tra le proiezioni speciali, non in competizione quindi. Comodin è già autore dell'apprezzato documentario L'estate di Giacomo


Un altro titolo italiano al Festival di Cannes, si tratta come ampiamente anticipato dell’opera prima di finzione di Alessandro Comodin, I tempi felici verranno presto, selezionato dalla Semaine de la Critique tra le proiezioni speciali, non in competizione quindi. Comodin è già autore dell’apprezzato documentario L’estate di Giacomo. Il film, prodotto da Okta Film, Shellac Sud, Rai Cinema, Arte France Cinéma, con il contributo del MiBACT, in partenariato con CNC, con il sostegno di FVG Film Fund, Région Provence-Alpes-Côte d’Azur, racconta la storia di Tommaso e Arturo, che sono scappati nella foresta durante la guerra e lì sono morti. Tanti anni dopo, in quella stessa foresta che li ha accolti, si dice che viva un branco di lupi, che aggredisce il bestiame degli allevatori del posto. Di Arturo e Tommaso nessuno ha mai sentito parlare in paese ma, nella stessa foresta, Ariane scopre una grotta. Ariane è, forse, la ragazza di cui parlano le storie del paese. Cosa la spinga a entrare nel buco rimane un mistero, fatto sta che poi, di lei, non si saprà più nulla. Ognuno ha la sua di storia, ma tutti concordano nel dire che Ariane il lupo l’ha incontrato.

Tutto girato in Piemonte e con maestranze in gran parte piemontesi, il film ha avuto l’interesse e il sostegno della Film Commission Torino Piemonte. Dopo l’apprezzata precedente prova L’estate di Giacomo, Pardo d’oro Cineasti del Presente a Locarno 2011, il giovane regista friulano ha scritto e proposto un’opera simbolica e poetica, cui la Film Commission ha creduto subito, dando il proprio supporto nell’individuazione delle location – al confine tra Piemonte e Francia – nella ricerca delle maestranze, e con il sostegno economico alla produzione. “I tempi felici verranno presto è un progetto – si legge in un comunicato – che rappresenta l’ennesimo esempio dell’attenzione di Film Commission Torino Piemonte al nuovo cinema d’autore aperto alla sperimentazione e di grande respiro internazionale, oltre che dell’interesse della Film Commission al non fermarsi alle ambientazioni cittadine, per offrire la varietà di location e paesaggi che caratterizza il Piemonte.  

Ecco il programma completo della Semaine.

SPECIAL SCREENINGS:
In Bed with Victoria (Justine Triet, Francia) 
I tempi felici verranno presto (Alessandro Comodin, Italia) 
Apnee (Jean-Christophe Meurisse, Turchia) 
Los pasos de l’agua (César Augusto Acevedo, Colombia) 

50+5 SCREENINGS (Proiezioni speciali per i 55 anni della rassegna indipendente dei critici)

From the diary of a wedding photographer (Nadav Lapid, Israele) 
Smile (Sandrine Kiberlain, Francia) 
En Moi (Laetitia Casta, Francia)
Kitty (Chloë Sevigny, USA) 

COMPETIZIONE
Album (Mehmet Can Mertoglu, Turchia) 
Diamond Island (Davy Chou, Cambogia-Francia)
Raw (Julia Ducournau, Francia) 
Mimosas (Oliver Laxe, Spagna) 
One Week and a Day (Asaph Polonsky, Israele) 
Tramontane (Vatche Boulghourjian, Libano)
A Yellow Bird (K. Rajagopal, Singapore)

18 Aprile 2016

Cannes 2016

Cannes 2016

Da Cannes due documentari e tre film di finzione per I Wonder Pictures

Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days

Cannes 2016

Michel Hazanavicius gira ‘Redoutable’

Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film

Cannes 2016

Golino: “Unanimità? Quasi, ma è stato faticoso”

Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi

Cannes 2016

Ken Loach: un altro mondo è possibile

E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi


Ultimi aggiornamenti