(Roma 1910-1988). I suoi esordi come direttore della fotografia risalgono alla fine degli anni Trenta. Dopo l’esperienza maturata come fotografo, si fa infatti apprezzare per le qualità espressive, accanto a Domenico Scala, in Ossessione (’43) di Luchino Visconti. In seguito collabora con diversi registi, misurandosi con atmosfere neorealiste e letterarie: con Alberto Lattuada per Il bandito (’46), Il mulino del Po (’49), La lupa (’52), La tempesta (’58); con Roberto Rossellini per Europa ’51 (’52) e India (’57); con Federico Fellini per Le notti di Cabiria (’57). Lavora anche per produzioni spettacolari come Guerra e pace (’56) di King Vidor; Ombre bianche (’59) di Nicholas Ray, film per il quale vince il Nastro d’argento nel ’61; Barabba (’62) di Richard Fleischer. Nella lunga carriera di Tonti, che vanta oltre cento film, vanno ricordati Riflessi in un occhio d’oro (’67) di John Huston per l’impiego raffinato della luce; Brancaleone alle crociate (’70) di Mario Monicelli; Napoli milionaria (’50) di Eduardo De Filippo; Anni facili (’53) di Luigi Zampa; Il gobbo (’60) e Crazy Joe (’74) di Carlo Lizzani; La donna scimmia (’63) e L’uomo dai palloncini (’65) di Marco Ferreri. Tra i premi va segnalato quello per la migliore fotografia al Festival di Punta del Este (’51) perIl brigante Musolino di Mario Camerini.
Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid
Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.
Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.
Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti