Aida e la Rivoluzione dei gelsomini

Tanti i volti della Rivoluzione dei gelsomini che portò in Tunisia nel gennaio 2011, con proteste e sommosse popolari costate circa 80 morti, al crollo del regime autoritario di Ben Alì e alla sua fuga in Arabia Saudita. La regista Hinde Boujemaa – codirettrice del Cartage Film Festival dal 2008 al 2010 – con il documentario Era meglio domani non privilegia la vicenda di chi scese in piazza per protestare, ma sceglie una storia individuale emblematica delle condizioni sociali drammatiche in cui la Tunisia si ritrovava da tempo.

La regista tunisina in Era meglio domani pedina, durante i giorni caotici e concitati della rivoluzione tunisina, una donna (Aida Kaabi) che, incurante degli eventi storici che stanno travolgendo il paese, percorre instancabilmente le vie della città con un preciso obiettivo. Aida, madre di quattro figli, approfitta di quella situazione per dare una svolta alla propria esistenza e spostandosi da un quartiere povero all’altro, con caparbietà ricerca un tetto, un alloggio in cui riparare la sua numerosa famiglia.
Il suo unico scopo è quello di trovare una sistemazione, ed è convinta che la rivoluzione sia una benedizione.

“Quando ho conosciuto Aida, nel gennaio 2011, seguivo come molti l’impulso di raccontare la storia della mia Tunisia, con tutti i dubbi e le incertezze che affrontavo ad ogni istante che passava. Una rivoluzione è un momento unico nella vita, quando il paese che si conosceva cambia da un giorno all’altro – spiega la regista – Ho avvicinato Aida in strada. Sembrava distaccata da quel che stava accadendo. Questa donna insolente e combattiva approfitta del caos sociale quasi generalizzato per sfondare porte e trovarsi faccia a faccia con i vicini e a volte con brutte sorprese. Nella rivoluzione, Aida trova l’occasione su cui non contava più di cambiare la propria vita: la possibilità di trovare un tetto per riavere indietro i suoi quattro figli. L’ho seguita per un anno e mezzo…”.

Il film, presentato Fuori Concorso alla Mostra di Venezia 2012, esce in sala il 12 giugno con Cineclub Internazionale.