È morto a Roma nella clinica villa Pia il regista Paolo Taviani, 92 anni, dopo una breve malattia. È spirato vicino alla moglie Lina Nerli Taviani e ai figli Ermanno e Valentina.
Insieme al fratello Vittorio, scomparso nel 2018, ha costituito una coppia di registi tra i più premiati e influenti della storia del cinema italiano, vincitori di cinque David di Donatello, un Leone d’oro alla carriera e un Orso d’oro. Il suo ultimo film è stato Leonora Addio (girato anche negli Studi di Cinecittà), l’unico firmato senza il fratello maggiore, presentato in Concorso alla Berlinale 2022. Proprio dalla kermesse berlinese aveva annunciato il suo prossimo progetto: si sarebbe intitolato Il canto delle meduse e avrebbe avuto come protagonista Kasia Smutniak.
Tra i Premi ricevuti in carriera dai fratelli Taviani – oltre alla Palma d’oro per Padre Padrone nel ’77, film che è stato insignito anche a Berlino e ai BAFTA, nonché con il David di Donatello (David Speciale) e con un doppio Nastro d’argento (Miglior Regia e Miglior Attore Esordiente), anche l’Orso d’oro 2012 per Cesare deve morire, e il riconoscimento di Venezia Classici 2018 per il Miglior Film Restaurato, assegnato a La notte di San Lorenzo: il restauro era stato realizzato in collaborazione fra Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà.
Lunedì 4 marzo si terrà la cerimonia laica funebre alla Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13.
In corso le indagini, per la polizia ‘nessun evidente segno di omicidio’. La giovane interprete aveva lavorato in L’uomo che veniva dal nulla, il film sudcoreano di maggior incasso del 2010. Ultimo ruolo nella serie Netflix I segugi, del 2023
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