L’attrice sarda Marisa Pavan, che ricevette una nomination all’Oscar per la sua memorabile interpretazione della caparbia Rosa Delle Rose, figlia della sarta Serafina – Anna Magnani – nel film La rosa tatuata (1955), è morta all’età di 91 anni nel sonno nella sua casa di Gassin, in Francia, vicino a Saint-Tropez, mercoledì 6 dicembre.
Sorella gemella di Anna Maria Pierangeli, anche lei attrice, scomparsa nel 1971, Marisa Pavan, pseudonimo di Maria Luisa Pierangeli, era nata a Cagliari il 19 giugno 1932 da genitori marchigiani originari di Pesaro: il padre Luigi era un architetto e ingegnere edile, mentre la madre, Enrica, era una casalinga che sognava di fare l’attrice. La famiglia si trasferì a Roma a metà degli anni Trenta e fu minacciata quando i nazisti occuparono la città.
Nonostante abbia sfiorato l’Oscar, Marisa Pavan salì lo stesso sul palco più importante del cinema mondiale: fu lei ad Hollywood a ritirare la statuetta al posto di Anna Magnani, rimasta a Roma per scaramanzia, che vinse come miglior attrice per il film diretto da Daniel Mann, tratto dall’omonimo dramma di Tennessee Williams. Il film fu candidato a otto Oscar, tra cui quello per il miglior film, e ne vinse tre. Pavan è stata sposata con l’attore francese Jean-Pierre Aumont dal 1956 fino alla sua morte nel 2001.
La carriera cinematografica di Marisa Pavan si svolse principalmente negli Stati Uniti, dove esordì sul grande schermo all’inizio degli anni cinquanta sulle orme della sorella Annamaria che aveva iniziato a lavorare in Italia ma venne presto chiamata a Hollywood.
Debuttò nel ruolo della dolce Nicole Bouchard in Uomini alla ventura (1952) di John Ford, accanto a James Cagney. Dopo aver recitato in Rullo di tamburi (1954) di Delmer Daves, Marisa Pavan ottenne il ruolo della figlia in crisi di Anna Magnani (Serafina Delle Rose) ne La Rosa tatuata, per il quale ottenne un Golden Globe e la candidatura all’Oscar come miglior attrice non protagonista (l’Oscar fu vinto da Jo Van Fleet per La valle dell’Eden, anche lei tuttavia nel cast di La rosa tatuata nel ruolo di Bessie).
Marisa Pavan fu poi la ragazza madre in L’uomo dal vestito grigio (1956) con Gregory Peck ed in seguito prese parte ai film storici Diana la cortigiana (1956) di David Miller, dove interpretò la regina di Francia Caterina de’ Medici, con Lana Turner, e Salomone e la regina di Saba (1959) di King Vidor con Yul Brynner e Gina Lollobrigida; infine fu co-protagonista del dramma poliziesco Mezzanotte a San Francisco (1957), accanto a Tony Curtis.
Dopo il successo hollywoodiano Marisa Pavan seguì il marito, la star del cinema francese Jean-Pierre Aumont, e tornò in Europa, e negli anni ’60 apparve sporadicamente in serie tv. Nel 1973 tornò al cinema con Niente di grave, suo marito è incinto con Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve, diretto da Jacques Demy. Nel 1976 recitò nella miniserie tv I boss del dollaro con Kirk Douglas, che ebbe una storia con la sorella nei primi anni ’50. Continuò ad apparire alla tv francese vivendo a Parigi. In Italia era tornata nel 2010 per una mostra a Roma dedicata alla carriera della sorella Anna Maria.
Le sorelle gemelle Pierangeli furono strettamente legate anche nella carriera cinematografica. All’età di 16 anni Anna Maria stava passeggiando lungo Via Veneto a Roma mentre tornava a casa dalla scuola d’arte quando fu scoperta da Vittorio De Sica e da lì a poco interpretò un’adolescente in Domani è troppo tardi (1950), film che la portò all’attenzione della Mgm, che la scritturò per Teresa (1951) di Fred Zinnemann, facendole firmare un contratto di sette anni e le diede il nome d’arte di Pier Angeli.
Anna Maria e sua sorella si trasferiscono quindi a Los Angeles e Maria Luisa, senza alcuna esperienza di recitazione, viene scritturata dalla Fox. Ribattezzata Marisa Pavan, debuttò sul grande schermo nel ruolo di una ragazza francese in “Uomini alla ventura” (1952) di John Ford, ambientato nella Prima Guerra Mondiale, con James Cagney e Dan Dailey. Pavan appare poi nel 1954 nel film noir Squadra investigativa e nel western Rullo di tamburi, interpretati rispettivamente da Broderick Crawford e Alan Ladd, prima di emergere prepotentemente con La rosa tutuata.
Pavan è stata anche co-protagonista di un paio di avventure epiche uscite nel 1959, interpretando l’interesse amoroso di Robert Stack in Il grande capitano (1959) di John Farrow e la serva Abishag in Salomone e la regina di Saba (1959) di King Vidor. In quest’ultimo kolossal, lavorò al fianco di Yul Brynner, che si unì al film in Spagna dopo l’improvvisa morte di Tyrone Power. In seguito, la Pavan ha lavorato soprattutto in televisione, con partecipazioni a telefilm come Breaking Point, Indirizzo permanente, Combat!, Polvere di stelle, Seaway: acque difficili, Wonder Woman. Nel 1985 ha interpretato Chantal Dubujak, madre del signore del crimine Max DuBujak (Daniel Pilon), nella soap opera I Ryan.
Marisa Pavan conobbe anche James Dean tramite la sorella Pier Angeli, che frequentò l’attore prima di sposare il cantante Vic Damone e che interpretò la moglie del campione di boxe Rocky Marciano (Paul Newman) nel film Lassù qualcuno mi ama del 1956. La sorella gemella morì nel 1971 all’età di 39 anni per un’overdose di barbiturici in un appartamento di Beverly Hills. Non è mai stato stabilito con certezza se sia morta per suicidio o per una reazione ai farmaci prescritti.
Dal matrimonio con l’attore francese Jean-Pierre Aumont Marisa Pavan ha avuto due figli: Jean-Claude (direttore della fotografia) e Patrick. Tra i superstiti la sorella minore Patrizia Pierangeli, anch’essa attrice.
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