La vera notizia, almeno per ora, è l’accordo tra Biennale e Aip, finalmente siglato, proprio ieri, qui a Cannes. Cinecittà Holding, Fiera di Milano e Biennale intendono cooperare per “razionalizzare e potenziare la promozione e visibilità internazionale del sistema audiovisivo”. Anche attraverso i Venice Screenings.
Per il resto: silenzio stampa. Marco Müller e Davide Croff hanno convocato i giornalisti al Pavillon Italien – in quasi contemporanea con la conferenza stampa del Festival di Locarno – per ribadire in buona sostanza le linee programmatiche indicate poche settimane orsono, alla fine di aprile. Ad inaugurare una Mostra, “agile e snella”, il 1° settembre, sarà The Terminal di Steven Spielberg. Mentre la chiusura, l’11 settembre, sarà celebrata con una serata tra la Fenice e Palazzo Ducale, riportando in Laguna un evento che, secondo alcuni, aveva perduto di glamour e attrattiva. Il presidente della Biennale, Davide Croff, neofita sulla Croisette, ha annunciato che riporterà Gilles Jacob al Lido. “Cannes e Venezia sono due grandissimi eventi profondamente diversi, non c’è contrapposizione ma correlazione e il presidente Jacob mi ha ribadito la sua amicizia. Quest’anno verrà al festival”.
Cinquantacinque lungometraggi, su cui Müller preferisce tagliarsi la lingua che fare anticipazioni (anche se molti danno per certi Amelio, Vittorio De Seta, Placido, Francois Ozon, Il mercante di Venezia con Al Pacino). Una retrospettiva pluriennale sulla storia segreta del cinema italiano, che recupera dignità al genere, con film come Quattro mosche di velluto grigio di Argento, Cani arrabbiati di Bava, Le avventure di Giacomo Casanova di Steno, il primo film d’animazione I fratelli Dinamite.
Mostra snella e agile vuol dire anche “niente convegni inutili”, dice Müller. Che cita con stima esibita i suoi predecessori, compreso Alberto Barbera, ma non Moritz De Hadeln, quest’anno a Cannes come inviato speciale di Raisat. “Il film di mezzanotte – promette Müller – riporterà al Lido l’atmosfera da concerto rock di un tempo, e speriamo che la spiaggia si animi con l’aiuto di ristoranti e locali”.
Poi Müller chiede attenzione per la sezione digitale, promossa anche grazie a un accordo tra Medusa, Warner e Agis per la creazione di un minicircuito distributivo ad hoc. Infine conferma la nascita della Quinzaine italiana, la sezione autonoma gestita dai cineasti, sul modello di quella francese. “Ho incontrato Anac e Api e so che Citto Maselli ed Emidio Greco annunceranno il progetto a breve”.
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