A due giorni dalla notte degli Academy Awards, questa volta anche il pronostico è dalla parte del maestro Ennio Morricone, alla sua sesta nomination: la prima volta ci provò nel 1979 con I giorni del cielo, poi fu la volta di Mission nel 1987 e di Gli intoccabili l’anno successivo. Altre candidature arrivarono nel 1992 con Bugsy e nel 2001 con Malena, fino ad arrivare all’Oscar alla carriera che nel 2007 gli consegnò Clint Eastwood. Ora anche per i bookie è la volta buona: la colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino è favorita per la statuetta.
Morricone è arrivato a Los Angeles dove ha ottenuto oggi, presenti il regista Quentin Tarantino e il produttore Harvey Weinstein, la sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Visibilmente commosso e accolto da una standing ovation, il compositore ha detto del suo lavoro: “Devo cercare di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista che al pubblico, ma che soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devono essere contento prima del regista”. Tarantino ha ricordato che “il regalo più grande che ho ricevuto facendo questo film è l’amicizia con il maestro Morricone. Ho realizzato solo di recente che nella mia infinita collezione di dischi, Morricone è più presente di Elvis, Bob Dylan e i Beatles”.
Ha fatto incetta di premi ai Golden Globe e ai Bafta e ha conquistato 12 nomination agli Oscar. Con questo curriculum, i bookmaker assegnano la statuetta del Miglior film a The Revenant, la pellicola di Alejandro González Iñárritu. Il film, riporta Agipronews, è ora favorito davanti a Il caso Spotlight, la pellicola sull’inchiesta che portò alla scoperta di centinaia di preti pedofili negli Stati Uniti. Sul podio si piazza anche La grande scommessa.
I bookmaker sono anche convinti Alejandro González Iñárritu si affermi come il Miglior regista. L’impresa di conquistare due volte consecutive l’Oscar alla regia, nella storia dell’Academy, è riuscita solo a John Ford nel 1941 e nel 1942 e a Joseph L. Mankiewicz nel 1950 e nel 1951.
Il caso Spotlight è favorito per l’Oscar alla Miglior sceneggiatura originale, mentre La grande scommessa non ha rivali per l’Oscar al Miglior adattamento.
Inside Out, il lungometraggio d’animazione della Pixar diretto da Pete Docter e Ronnie del Carmen, è il favorito della cinquina.
Il figlio di Saul dell’ungherese László Nemes che ha già vinto un Golden Globe come Miglior film straniero e il Grand Prix Speciale della Giuria all’ultimo Festival di Cannes è favorito nella corsa all’Oscar al Miglior film straniero.
Cinque nomination e neanche una vittoria: Leonardo DiCaprio sfida il tabù e punta all’Oscar come Miglior attore protagonista per la performance in The Revenant. Da semisconosciuta a favorita assoluta per l’Oscar: dopo la tripletta ai Golden Globe, agli Screen Actors Guilt (i premi del sindacato degli attori) e ai Bafta, ormai Brie Larson sembra certa di stringere la sua prima statuetta come Miglior attrice per la sua interpretazione in Room di Lenny Abrahamson.
Sono passati 39 anni dalla sua prima e unica nomination all’Oscar per Sylvester Stallone, che ora potrebbe vincere l’Oscar come Miglior attore non protagonista con Creed, in cui torna a vestire i panni di Rocky Balboa. Alicia Vikander è l’attrice rivelazione degli Oscar 2016, candidata come non protagonista per il ruolo della moglie del primo transessuale in The Danish Girl, la 27enne svedese è ora favorita per la statuetta sul tabellone di Paddy Power.
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