VENEZIA – “Non rinunciate mai alle relazioni sociali, all’affetto, all’amore, alla gratuità dell’impegno”. È nel ricordo delle preziose parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha inizio la proiezione speciale del primo cortometraggio italiano sul fenomeno della sextortion, presentato oggi a Venezia80 e vincitore della quinta edizione del contest “La Realtà che ‘NON’ esiste”.
A Voce Nuda, prodotto Rai Cinema e One More Picture, racconta l’estorsione sessuale perpetrata attraverso il web da chi acquisisce immagini della vittima come strumento di ricatto, fenomeno in vertiginoso aumento secondo i più recenti dati della Polizia di Stato e delle Comunicazioni. Nel solo mese di agosto 2023 sono state infatti oltre 200 le segnalazioni (molte da parte di giovani tra i 15 e i 17 anni), dati incompleti poiché ancora tanta è la paura di denunciare. Proprio su questo fa leva il corto diretto da Mattia Lobosco. Grazie a un cast di giovani attori – Giulia Magrone, Luigi Fedele e Ginevra Francesconi – A Voce Nuda racconta il percorso di una ragazza, Camilla, in cerca del coraggio per ricominciare a vivere dopo un’esperienza tanto segnante. Per farlo, però, è necessario che guardi negli occhi il trauma: deve affrontare quanto accaduto e denunciarne i responsabili.
Nel ruolo di guida e maestra Andrea Delogu, che accompagnando Camilla – talentuosa cantante fidatasi di un criminale sotto mentite spoglie – la aiuterà a recuperare la confidenza in sé e negli altri. “Vergogna, paura, rabbia” le sensazioni provate, “coraggio e fiducia” le mete davanti a sé.
In sala per la proiezione speciale, Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato Rai Cinema, la produttrice di One More Picture Manuela Cacciamani, il regista Mattia Lobosco e gli interpreti Giulia Magrone, Luigi Fedele, Ginevra Francesconi e Andrea Delogu.
A chiudere la presentazione, in un richiamo alla colonna sonora portante di A voce nuda, il cantante Mr. Rain e la sua Supereroi, traccia il cui testo funge da diretto controcampo della ricerca di fiducia della protagonista,. “A volte chiedere aiuto ci fa paura – recita la canzone presentata all’ultima edizione di Sanremo – ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna”.
È il terrore muto di messaggi che rivelano l’inganno a colpire di più in A voce nuda. Quando Camilla scopre di aver mandato foto personali a un truffatore, che le diffonderà infatti in rete, percepiamo la paura che l’attraversa e consuma sino a cancellarne l’identità. Attorno, l’ignorante violenza con cui anche alcuni coetanei si pongono nei suoi confronti, scavandole attorno una fossa da cui sembra impossibile fuggire. “Se avrai paura stringimi le mani”, prosegue Supereroi di Mr.Rain. Ed è una mano, protesa in aiuto e scevra da ogni giudizio, a sollevare Camilla da un’esperienza a cui può ancora reagire. La mano di un amico, interpretato da Luigi Fedele, che le si affiancherà ricordandole la gioia del canto e di quella voce per un attimo spogliata di ogni forza.
Di Alessandro Cavaggioni
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