VENEZIA – L’Italian Pavilion dell’80ma Edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, promosso dalla DG Cinema e Audiovisivo del MiC e organizzato da Cinecittà SpA, si apre sotto il segno dell’istruzione all’audiovisivo. Nel corso del primo dei numerosi panel attesi durante il Festival sono stati presentati gli esiti della precedente edizione del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, i cui nuovi bandi verranno pubblicati a settembre. A illustrarne i risultati, il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, il Direttore Generale Cinema e audiovisivo MIC Nicola Borrelli e il consulente del Ministro dell’Istruzione e del Merito Vincenzo Mannino.
“Sono felice che l’Italian Pavilion apra con un evento dedicato alla scuola”, ha dichiarato Chiara Sbarigia. Quest’anno Cinecittà ha contribuito a 13 progetti del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola. “Normalmente erano 1 o 2 al massimo – specifica la Presidente – siamo contenti di aver aumentato esponenzialmente il nostro supporto”. Dall’approvazione della legge 220/2016 le scuole sono chiamate a programmare moduli di educazione all’immagine, anche grazie al sostegno del MiC, che stanzia per il piano il 3% del fondo cinema, ovvero 42,8 milioni per la terza edizione appena conclusa.
Nel biennio 2022/2023 sono stati 683 le scuole coinvolte e 332 gli enti, per un totale di 1015 progetti presentati e 701 finanziati. Un tasso di approvazione del 66%. Tra gli obiettivi, la lotta all’analfabetismo iconico, il contrasto alla distrazione comunicativa e l’educazione all’audiovisivo come strumento di comprensione del presente e alleata nell’inserimento nel mondo del lavoro. “Ritengo che l’immagine sia uno dei linguaggi più diretti che abbiamo, senza confini”, ha dichiarato la Senatrice Borgonzoni, “un linguaggio per cui essere educati, non solo raccontandone la storia e i retroscena, ma educando all’immagine per insegnare anche altre materie di studio, penso soprattutto ai ragazzi con difficoltà in altri insegnamenti: l’educazione all’audiovisivo può essere un modo per ridurre l’abbandono degli studi“.
Apparso per ringraziare i relatori del Panel e i numerosi studenti e docenti in sala, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha ribadito l’importanza di scommettere sui giovani per il futuro del cinema. “La forma più espressiva della cultura, la più moderna, capace di suscitare emozioni e creare modelli positivi, come vediamo nel film che ha aperto ieri la Mostra”.
Per realizzare il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola è stato necessario partire dalla formazione dei docenti. Nelle due edizioni precedenti sono stati coinvolti oltre 200 esperti, che hanno operato nel territorio utilizzando o creando moduli di 25 ore per formare i docenti. “Dal prossimo piano”, annuncia Vincenzo Mannino, “vogliamo arrivare a 600 formatori per portare il numero dei docenti che possono essere coinvolti a 24mila, e avere così almeno 3 docenti formatori per struttura”. Un piano ambizioso, rivela, che ha visto la collaborazione tra due Ministeri (MIM e MiC) e numerosi associazioni culturali e territoriali. “Una rete che deve crescere – prosegue Mannino – nell’obiettivo di ripensare la scuola come campus, come contesto più ampio”.
Nel corso del panel, alcuni studenti hanno riportato la propria esperienza nei numerosi progetti della terza edizione. “Mi ha aperto una nuova strada”, racconta un ragazzo, “e mi ha convinto a iscrivermi all’accademia per diventare doppiatore, davvero grazie”. La maggior parte dei giovani parla oggi un linguaggio dominato da immagini di cui, senza un’adeguata formazione dedicata alla grammatica dell’audiovisivo, si può essere inconsapevoli vittime. Le strutture beneficiarie dei progetti sono prevalentemente scuole di II grado (268.106 per il 2022/2023), ma l’azione rivolta alle scuole di infanzia e primaria, oltre che i criteri inseriti nei bandi, hanno favorito una più equa distribuzione. 42.862 gli istituti scuole di infanzia coinvolti nella terza edizione, mentre 157.769 quelli delle scuole primarie.
Importante anche il coinvolgimento delle sale. “L’educazione all’immagine serve anche al ritorno nelle sale”, ha dichiarato il Sottosegretario Borgonzoni. Per la terza edizione del Piano, sono state 856 sale cinematografiche coinvolte nei progetti promossi da enti nazionali e territoriali, mentre 752 i cinema dai progetti delle scuole.
Di Alessandro Cavaggioni
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