Qual è l’ultimo pensiero di un uomo che sta morendo? Se l’è chiesto Alessandra Pescetta, che ha scritto e diretto il cortometraggio L’ombra della sposa, a Mosca il 10 febbraio alla 9ª edizione del Festival del cinema italiano “Da Venezia a Mosca”. Il corto, scritto insieme a Claudio Collovà, interpretato da Giovanni Calcagno e Angela Ribaudo e prodotto da La Casa dei Santi e Recalcati Multimedia, è stato selezionato a Venezia 74 nella sezione Orizzonti, prima di arrivare all’Istituto di Cultura di Mosca.
Il film ripercorre gli ultimi istanti di vita di alcuni soldati nelle profondità del Mediterraneo durante la Seconda Guerra Mondiale, facendo emergere i loro ultimi pensieri, le paure e i desideri, mentre sprofondano in mare. Tra questi, i pensieri d’amore che un marito soldato rivolge alla moglie in una lettera.
Alessandra Pescetta, regista di diversi videoclip (per Ligabue, Elio e le storie tese, Subsonica e Planet Funk) e spot pubblicitari (tra cui Campari, Bulgari, Valentino, Disaronno), e docente al Centro Sperimentale di Milano, dal 2004 insieme a Giovanni Calcagno coordina il gruppo artistico La casa dei santi, con cui ha prodotto questa opera. Al momento, sta preparando il suo secondo lungometraggio 100 Preludi, prodotto da Recalcati Multimedia, dopo la sua opera prima La città senza notte, che ha ricevuto diversi riconoscimenti nel 2015.
Il cortometraggio di Rocco Anelli sarà proiettato a Roma con una proiezione evento il 29 novembre ore 19.00 presso il Cinema Azzurro Scipioni. Online il trailer ufficiale
Presentata a Venezia 80 e Premio Speciale ai Nastri d’Argento 2024, l'opera del regista crotonese, scritta dal fratello Severino e con la fotografia di Daniele Ciprì, è un toccante e poetico inno alla pace
Il 18 novembre alle ore 19:00 presso il Cinema Caravaggio di Roma si terrà l'anteprima del cortometraggio diretto da Jacopo Marchini e prodotto da Movi Production
Il progetto di Lucilla Colonna si ispira liberamente al film La città delle donne di Federico Fellini, un'opera grottesca del 1980 che esplora l'incomunicabilità tra uomini e donne, rappresentata simbolicamente da un treno inghiottito da un tunnel oscuro