Nel pomeriggio del 22 giugno negli Studi cinematografici di Cinecittà, la Presidente Chiara Sbarigia e l’Amministratore delegato di Istituto Luce-Cinecittà Nicola Maccanico hanno accolto la delegazione guidata dal presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi insieme alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in missione a Roma, per l’approvazione del Recovery Plan italiano.
Un appuntamento storico e cardine per l’avvio delle misure economiche e strutturali a favore del nostro Paese dopo la crisi pandemica, nel corso del quale i due alti rappresentanti hanno avuto un colloquio riservato, e hanno poi presentato in conferenza congiunta le principali linee di intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Nel corso della visita, all’interno del mitico Teatro 5 – uno dei più grandi d’Europa, e set di film entrati nella storia, tra cui i capolavori di Federico Fellini – le due autorità hanno avuto un dialogo con i vertici di Istituto Luce-Cinecittà, società che gestisce i grandi stabilimenti di via Tuscolana. Una realtà industriale che con il ‘piano Cinecittà’ voluto dal Ministro della Cultura Dario Franceschini figura tra i punti qualificanti del Recovery Plan italiano nelle misure per l’industria culturale. Leggi il comunicato stampa del MiC
La Presidente Sbarigia e l’Ad Maccanico hanno illustrato a Draghi e von der Leyen i punti chiave del progetto di rilancio degli Studi per il prossimo futuro: a cominciare dall’ampliamento fisico e tecnologico del sito, con l’edificazione di nuovi teatri di posa e grandi set all’aperto, e l’adeguamento totale dei sistemi e macchinari per produzione e post-produzione, per raggiungere la massima competitività a livello internazionale; l’accelerazione sui piani della sostenibilità climatica e dei meccanismi di green economy nella produzione di film, serie TV, trasmissioni e tutti gli audiovisivi; la digitalizzazione dell’immenso patrimonio filmico, fotografico, scenografico, artistico contenuto a Cinecittà, una ricchezza mondiale; la formazione professionale e il rafforzamento occupazionale per i giovani, grazie alla trasmissione dei mestieri del cinema, che a Cinecittà vedono professionalità e maestranze tra le più riconosciute del mondo.
Un articolato di interventi con lo scopo unitario di tornare a rendere sempre più attrattiva Cinecittà – un nome e marchio ovunque noto all’estero per la sua storia – per tutte le produzioni internazionali, dai grandi player americani, alle compagnie europee e i nuovi mercati. Nel confronto è emerso il valore rilevante del cinema e dell’audiovisivo nella crescita industriale del Paese, e quanto il cinema italiano abbia portato un valore, sia economico che sociale, a tutta l’Europa.
Luce-Cinecittà esprime il più forte orgoglio per la scelta dei suoi stabilimenti come ‘set’ dell’incontro tra il Presidente del Consiglio e la Presidente della Commissione europea, dal profondo contenuto politico per la collettività. Cinecittà è un luogo simbolo, e in questo momento il paese ha bisogno di simboli. Cinecittà è quel luogo concreto dove da decenni si costruisce il nostro immaginario, la forma che vorremmo per l’Italia e per il nostro vivere. Un luogo dove il nostro lavoro, l’inventiva, uno ‘stile italiano’ hanno raggiunto l’Europa e il mondo. Cinema e audiovisivo come sappiamo hanno contribuito in modo decisivo a unire la nostra identità, e quella europea. Perché davanti ai film e i capolavori dei maestri del continente siamo tutti cittadini della stessa patria. Il Recovery Plan, il Next Generation EU, sono strumenti fondamentali per uscire da una epocale crisi, ma soprattutto per rendere non solo l’Italia e i singoli paesi, ma l’Europa, più forte e unita. Quell’Europa luogo fisico ma anche ideale, di cui ci piace pensare che Cinecittà oggi sia una delle capitali.
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